Blood on Ice - sangue sul ghiaccio -

LA VECCHIA DELLE OSSA:

Si avvicinò zoppicante a Xander e a Willow come apparsa dal nulla.
"Figliolo... so cosa hai fatto nelle mie stanze."
Gli poggiò una mano tremula sul braccio.
"Sei ancora così giovane ragazzo...e già soffri tanto. Mi dispiace ma l'incanto che hai fatto, per quanto potente, non ti farà smettere d'amare ne di provar dolore. Ha un effetto apparente e momentaneo, roba del genere non può essere realizzata."
Si girò verso di lui come se lo stesse guardando in viso.
"Devo chiederti scusa. Ciò a cui hai assistito questa sera è opera mia. Non intendo dire che il legame che hai visto palesarsi davanti ai tuoi occhi non sia reale. La ragazza però non vuole accettarlo. Rinnega con tutta se stessa l'amore che prova per Luthien e si rifiuta di credere nell'amore che lui prova per lei.
E' una cacciatrice e lui un lycan, per Zaire è quasi blasfemo tutto questo. L'ostacolo più grande però è che ama te e ti ama davvero. Figliolo se Luthien non esistesse sicuramente tu e la giovane vampira avreste passato insieme la vita. Ma il legame che li lega è qualcosa che nessuno dei due può contrastare. Il Destino ha deciso che le loro vite dovessero essere unite. Si appartengono totalmente e sarebbe così anche se dovessero continuare a negarlo in eterno. L'anima di Zaire è la metà mancante di quella di Luthien, sono un'unica cosa e scinderli sarebbe una follia. Del resto, mio caro... tu sei destinato ad un'altro amore, un'altra donna... anche se anche tu, che in cuor tuo già sai, reprimi e neghi a te stesso la verità per il tuo amore nei confronti della vampira."
Fece una pausa.
"Ragazzo mio... c'è una cosa che devi sapere. Non ho mai creduto che spettasse a me dirti questo ma i miei dei mi hanno ordinato di farlo. La causa del vostro amore, Xander... la causa del vostro legame... è la vostra nascita.Il nome della madre che Zaire non ha mai conosciuto è Azarith."
Così dicendo si allontanò scomparendo nell'ombra.


ZAIRE & LUTHIEN:

Quando la musica cessò si guardò intorno. Xander non era più lì...
Nessun impulso di scappare a cercarlo la prese, bensì si rese conto di come non potesse più negare l'evidente sentimento che provava nei confronti di Luthien.
In ogni suo stato di trance appariva il suo volto, nei suoi sogni mai mancava la sua presenza, pensarlo l'emozionava, l'agitava, la rendeva ansiosa, triste, felice.
Non riusciva più a comprendere cosa ci fosse di tanto peccaminoso nell'amare un lycan, non riusciva più a rinchiudersi nei sensi di colpa nei confronti di Xander, non riusciva più a negare di amare Luthien in modo diverso. Più forte, più complesso, più completo...devastante.
Eppure tutto questo le faceva una paura tremenda perchè si sentiva davvero come fosse nuda, spoglia di ogni maschera.
Guardò Luthien fermo dall'altro lato della stanza con gli occhi fissi su di lei.
Si sentì tremare le gambe come una ragazzina emozionata per la sua prima cotta ed in un fiato, con suono flebile e lievemente strozzato, sussurrò:" Ti amo."
In un istante, senza che se ne rendesse neanche conto, lui le fu di fronte. L'afferrò per le spalle e la strinse in un abbraccio soffocante e passionale.
Il mondo intorno a Zaire fu spazzato via. Tutto ciò che vedeva, sentiva e desiderava era Luthien...Luthien...Luthien...
Lui la sollevò da terra e, continuando a far si che lei tenesse il capo immerso nel suo collo, uscirono dalla stanza.
Attraversarono veloci i lunghi e stretti tunnel del covo e poi, d'improvviso, si fermarono.
Quando Zaire si guardò intorno rimase meravigliata. Una sorta di giardino sotterranneo si estendeva, apparentemente infinito, di fronte ai suoi occhi.
Ogni specie di pianta o albero era unica e sconosciuta. Nulla di simile esisteva al mondo.
Posò lo sguardo su di lui mentre ancora le teneva le braccia intrecciate intorno al corpo.
Luthien sorrise.
"Ti amo anche io Zaire."

ZAIRE & LUTHIEN:

Luthien la baciò delicatamente ma con crescente passione. La stringeva tra le braccia toccandola come fosse qualcosa di estremamente fragile e prezioso.
Zaire si abbandonò a lui totalmente come aveva già fatto tempo prima. Ma stavolta nessuna lama avrebbe trapassato il petto del suo amore, nessuna sciocca azione li avrebbe separati.
"Dimmi..."sussurrò il lycan "...dimmi che sei mia."
"...Sono tua..."
"Ripetilo."
"Sono tua."
Non desideravano altro. Appartenersi in quel momento, appartenersi per l'eternità.
Ma lei lo spinse piano lonano da se.
"Luthien ho bisogno di parlare con Xander..."
"Perchè?!"
"E' giusto così. Stavamo insieme, era il mio compagno, mi amava e l'amavo... l'amo ancora anche se non come amo te."
"Devi proprio?" la tirò di nuovo verso di se ma lei resistette.
"Si, ti prego."
Il lycan scostò lo sguardo da lei con irritazione.
"Vai allora."
"...Grazie..."
Si allontanò dal meraviglioso giardino correndo con la velocità estrema di quelli della sua specie.
Raggiunse l'uscita e si fermò proprio di fronte a Willow e Xander.
Poggiò la mano sul braccio di quest'ultimo cercando un contatto visivo con i suoi occhi.
"Guardami ti prego." sospirò.
"Vorrei non doverti dire nulla, vorrei che in te non vi fosse alcuna sofferenza, vorrei che le cose fossero andate diversamente... ma non posso mentire a me stessa ne a te. Io ti amo ma quello che provo per Luthien non può essere neanche spiegato, non ci sono termini, non ci sono parole. Sento di appartenergli e so che non posso farne a meno."
Una rossa lacrima le scivolò lungo la guancia candida.
"Mi dispiace Xander, mi dispiace amore..." si voltò verso Willow "...devo chiedere scusa anche a te... So che odi Luthien e lo vorresti morto. Ma non posso permettere ne a te ne a nessuno di fargli del male. Agisci contro di lui e agisci contro di me, attacca lui e attacca me. Non esiterò a reagire in sua difesa Willow... e se riuscirai ad ucciderlo nonostante tutto allora dovrai macchiarti anche del mio sangue."

ZAIRE:

Osservò i due allontanarsi senza dir nulla.
Si toccò la fronte sulla quale Willow aveva posato il suo bacio... ed il suo sguardo triste si fece improvvisamente determinato.
Ripercorse i corridoi del covo e a metà strada ritrovò Luthien. Gli saltò in braccio e lo baciò con tutta la passione di cui era capace. Poi smontò e strappandosi i vestiti di dosso arrivò nella stanza che le era stata assegnata. S'infilò una tuta assurdamente attillata in pelle che trovò in un armadio. Era perfettamente della sua misura e nonostante le apparenze decisamente comoda.
Calzò un paio di stivaloni pieni di fibie e si raccolse i capelli in una coda di cavallo meno elegante ma molto più comoda. Rimise al loro posto tutte le armi e corse di nuovo via. Incrociò nuovamente Luthien e gli balzò addosso baciandolo ancor più selvaggiamente di prima.
"Ma dove diavolo credi di andare?" le chiese lui bruscamente.
"A fare ciò per cui sono nata mio dolce! Vado a prendere a calci in culo un pò di creaturine!"
Luthien scoppiò a ridere.
"Preferire rimanessi qui, non mi va di saperti in pericolo e io non posso muovermi, hanno bisogno di me."
Zaire sorrise e fece comparire uno strano simbolino luminoso sospeso per aria che s'andò a dissolvere a contatto con la pelle del lycan. Era più o meno l'equivalente del bacio che le aveva dato Willow.
"Adesso saprai dove sono, cosa faccio, come sto e se ho bisogno d'aiuto."
"Questo non cambia le cose donna."
"Bhè e dopo che mi hai chiamata donna con quel tono credi che terrò in considerazione i tuoi desideri?! Devi imparare a come rivolgerti a me mon amour!"
Dicendo questo gli diede le spalle e si affrettò ad uscire dal covo.
Una voce la fermò.
"Piccola cacciatrice!"
Era Alexi.
"Smettila di chiamarmi piccola Alexi, sai benissimo che son capace di staccarti la testa dal collo!"
"Bhè cacciatrice è così che si trattano gli amici?! Comunque so dove stai andando e voglio venire con te!"
"Se soffri il mal di moto non te lo consiglio!"
"Mettimi alla prova"
"Benissimo allora..."
Uscirono dal covo e inforcarono la Ducati.
Nel giro di cinque minuti Zaire inchiodò proprio di fronte a Willow e Xander con Alexi allacciato al suo corpo dietro la moto.
"Bhè?! Ma come ragionate voi due?! Andate a divertirvi e non mi invitate?!"