Blood on Ice - sangue sul ghiaccio -

MARGARET:

"Non...non posso condurti lì! E' assurdo quello che mi chiedi!"
Si strinse le mani al petto.
"Non posso farlo cacciarore, tradirei la mia gente e tu vuoi uccidere..." si arrestò"TUO PADRE?!"
Spalancò gli occhi con sorpresa.
"Cosa significa che è tuo padre?! Com'è possibile?! Bhè... comunque io non posso!"
Si girò su se stessa e prese a correre più veloce che poteva sperando in cuor suo che lui la lasciasse andare.

.....ha bhe era ovvio quello che poteva fare xander......seguirla...lei non era addestrata...quindi non poteva percepire la sua presenza......quindi decise di seguirla....non cercava lo scontro con luthien...non sarebbe stato divertente....voleva sapere dove si nascondeva....e quanti erano

MARGARET:

Si voltò più volte per assicurarsi di non essere stata seguita. Quando si sentì al sicuro e abbastanza lontana si fermò.
Non poteva ancora tornare al covo se non prima avesse trovato la vampira. Riprese fiato e si mise ad annusare l'aria.
Molti odori ma nessuno era quello giusto.
Se solo fosse stata addestrata sarebbe stato tutto più semplice! Comunque si era fatto tardi. All'alba mancavano poche ore e lei non aveva ancora chiuso occhio così decise di sospendere la ricerca della succhiasangue e di trovare un riparo dove riposare.
Scorse un ponte in lontananza e vi si diresse.
Quandò lo raggiunse notò rannicchiata sotto questo una figura indistinta e vestita di bianco. La distanza non le permetteva di sentirne l'odore ancora ma non sembrava essere pericolosa. Tremava... e i vampiri non tremano di solito giusto?
Si avvinò mantenendo comunque una certa cautela e quando arrivò a circa due metri dalla figura che rimaneva indifferente alla sua presenza si rese conto che era una ragazza dai lunghi capelli neri. Poi l'odore di questa le riempì i polmoni.
"NON E' POSSIBILE!" pensò "NON PUO' ESSERE DAVVERO LEI!"
Digrignò i denti e con uno scatto le afferrò i capelli per farle sollevare il capo.
Era davvero una vampira... atipica ma pur sempre una vampira. I suoi occhi però erano spenti e aveva il viso rigato di lacrime. Il vestito era pesantemente macchiato di sangue e...
Con orrore si rese conto che quelle macchie odoravano del suo uomo, del suo signore, di Luthien.

xander la segui....annullò la sua energia zaire la poteva sentire.......anche se era così triste da non accorgersene....ma non voleva rischiare......aveva bisogno di trovare il covo dei lican.....poi se la poteva cavare anche sola con margaret......non era una guerriera quella lycan, quindi non gli sarebbe stato difficile

MARGARET & ZAIRE:

Mentre Margaret osservava il viso della vampira che tanto disprezzava un sibilo proveniente dalla gola di quest'ultima la fece ritrarre di scatto.
Pensava stesse attaccando ma non fece il minimo movimento... poi una risata squillante alle sua spalle le fece voltare.
Una vampira bionda accompagnata da due energumeni avanzavano verso di loro.
Zaire si alzò con movimenti lenti e lievemente instabili.
Castalia sorrise compiaciuta.
"Cosa ti succede Zaire? I cagnolini ti hanno fatto la bua? Xander ha trovato qualcosa di meglio con cui passare il suo tempo che con una puttana come te?!"
La cacciatrice allungò una mano afferrando Margaret per il collo e spingendola dietro di se.
"Nessuno mi ha fatto del male e nessuno mi ha abbandonata Castalia... sono io ad aver abbandonato voi!"
Margaret osservava le due senza capire. Erano entrambe vampire dell'ordine, perchè si comportavano come fossero nemiche? E perchè Zaire sembrava volerla difendere?
Si fece nuovamente avanti.
"Il mio nome è Margaret. Sono la donna di Luthien e voglio che tu muoia vampira!"
Zaire non si voltò neanche. "Non adesso cagna, non è il momento giusto."
Castalia rise di nuovo.
"Cosa significa questo? Perchè questa concubina ce l'ha tanto con te? Non mi dirai che adesso ti scopi quel ributtanti sacchi di pulci! C'era proprio d'aspettarselo da una come te!"
"Questi non sono cazzi tuoi e se ci tieni alla pelle faresti meglio ad andartene!"
La bionda sibilò e ordinò con voce ferma ai due vampiri di attaccare. Dovevano morire entrambe, la lupa e la traditrice.
Non fecero in tempo a mettere le mani addosso alle due donne che due enormi lycan si frapposero ringhiando verso i cacciatori dell'Organizzazione.
Tenevano d'occhio Margaret e a quanto pare avevano fatto appena in tempo.
Castalia arretrò spaventata e balbettò un ulteriore ordine agli altri due che non la fecero attendere.
Balzarono sui lupi a denti scoperti graffiandoli con le lunghe unghie mentre questi rispondevano a morsi e calci.
Zaire si protese in avanti pronta a scattare puntando direttamente verso l'altra giovane vampira ma una mano possente la bloccò.
Altri quattro lycan stavano alle sue spalle. Due avevano bloccato Margaret mentre quello che l'aveva afferrata e l'altro cercavano di bloccare lei.
Mostrò i denti ai due decisa a non diventare una loro preda... ma era debole e loro mastodontici.
Provò a reagire, si divincolò, li graffiò, li morse, spezzò loro diverse ossa... ma non servì a niente. Poi qualcosa di duro la colpì con impressionante forza alla testa e svenne.

-come mai non la avevano uccisa?.....che gli e lo avesse ordinato luthien?.....non restava altro che seguire i lycan...ora inevitabilmente sarebbero andati al covo

ZAIRE:

Si risvegliò in una cella buia e angusta simile a quella in cui era stata rinchiusa tempo prima.
Alla fine i sacchi di pulci erano riusciti a catturarla.
Bene. Dopo tutto cosa poteva aspettarsi? Aveva ucciso il loro signore...
La porta della stanza si aprì scricchiolando e la luce che entrò l'abbagliò per qualche attimo, poi si richiuse.
Una mano leggera e ruvida le afferrò il braccio e piano piano la vampira scorse la sagoma di una vecchia.
"Io sono la vecchia delle ossa e tu devi essere Zaire."
"Sono io nonna. Cosa vuoi da me? Tu non sei una lycan..."
L'anziana rise.
"No mia cara non lo sono... e non sono neanche un vampiro o un demone... ma sono molto più vecchia di te non solo nell'aspetto."
Zaire non rispose e rimase a scrutarla in silenzio.
Questa teneva in mano un fagotto che poggiò su un malconcio tavolo di legno.
"Questi sono vestiti. I tuoi sono piuttosto mal ridotti e ti assicuro che non hai un buon odore in questo momento. Adesso entreranno due concubine e ti aiuteranno a lavarti. Poi sarai ricondotta qui e indosserai quelli."
"Non credo proprio che obbedirò signora... e non vedo a cosa possa servire tutto questo dato che mi ucciderete!"
La donna rise nuovamente ma con maggior forza.
"Ucciderti... ucciderti!"
Così dicendo le mise tra le mani una coppa contenente del sangue.
"Forse morirai ragazza ma ogni cosa a suo tempo. Vedo dai tuoi occhi non più chiari che hai fame... bevi!"
"Pensate che io sia così stupida da accettare qualcosa da voi?"
"No. Effettivamente potresti anche decidere di rimanere affamata e senza forze. Così renderai le cose più facili dopo tutto... inoltre sei in grado di sapere se quel sangue è incantato o avvelenato dato che sei una strega quindi perchè tanta esitazione?"
Così dicendo se ne andò.
Zaire prese a giocare con il calice facendo trabballare il contenuto. Lo annusò. L'odore era molto buono e non percepiva niente che potesse arrecarle del male. Comunque non si fidava affatto.
Immerse un dito nel liquido e se lo portò in bocca. Sembrava buono.
Poi, senza che avesse il tempo di pensare ad altro, cadde in un profondo, profondissimo sonno.

MARGARET:

Era stata sbattuta nella stanza in cui solitamente si incontrava con Luthien ma sta volta era vuota. Si sedette sul letto tremante e timorosa. Qualsiasi cosa fosse accaduta non sarebbe stata piacevole.
Poi uno dei lycan addestrati al combattimento entrò nella camera. Era uno dei più fidati lupi di Luthien, il suo braccio destro.
Le sorrise malignamente.
"Hai fatto male a scappare cagna...ma Luthien vuole essere clemente con te. Non ti punirà."
Lei ispirò profondamente rilassandosi per quanto le aveva appena detto, ma poi lui continuò.
"...Però... da adesso in poi tu verrai a letto con me e solo con me...e io non sono buono e clemente quanto lui! Anzi! Direi che sono anche piuttosto incazzato!"
Margaret inorridì e scosse la testa incredula.
Lui l'afferrò e la voltò di schiena.
"Era da tanto che non soddisfavo le mie voglie!"
Le strappò i vestiti di dosso ed iniziò a spogliarsi.

xander finalmente ora sapeva dove era situato il covo non .....zaire era stata fatta addormentare......si ritrovò a sentire delle urla......si diresse verso la stanza da cui provenivano le grida apri, la porta...e vide che un lycan si stava approfittando di margaret -sai..-disse rivolto al tipo - non ho mai sopportato i molestatori- estrasse i blade ed iniziarono a lottare...dopo qualce secondo xander gli infilò la mano in bocca strinse la mascella e con forza lo scaravento contro il muro ed in fine gli pianta nel cuore uno dei suoi blade d'argento
perchè l'aveva aiutata in fondo quello era il suo lavoro...sarà perche gli ricordava quello che era successo a sua madre.....sarà che anche lei come lui soffriva per amore....

MARGARET:
Lo guarò con sgomento.
"Tu... DEVI ESSERE IMPAZZITO! Così facendo hai intralciato il volere di Luthien e lui...lui si arrabbierà molto per questo. Come farò? Cosa...cosa mi succederà. Per gli dei non hai idea di cosa hai combinato!"
Si alzò dal letto e lo squadrò.
"Perchè mi aiuti? Io sono una lycan..."
Gli si avvicinò con prudenza e lo guardò negli occhi.
"Tu soffri moltissimo per quella donna. E' davvero una persona orribile, una troia!"


ZAIRE:

Al suo risveglio aveva un gran mal di testa.
Imprecando sotto voce si mise a sedere e si guardò intorno. Era ancora nella stanza in cui l'avevano rinchiusa. Si tastò il corpo e si rese conto che, come aveva detto la vecchia, qualcuno l'aveva lavata, asciugata e le aveva fatto indossare dei vestiti puliti.
Erano senza dubbio molto più conformi al suo modo di essere.
Portava un jeans che le calzava a pennello, un paio di stivali dalla suola bassa in morbita pelle che le sfioravano le ginocchia e un maglione di lana estremamente morbida che le fasciava il busto perfettamente.
Sentì qualcosa sfiorarle le gambe e abbassò gli occhi.
"SILVER!"
Cosa ci faceva lì il suo gatto?! Era assurdo ma poteva significare solo che i lycan avessero ormai scoperto anche dove si trovasse casa di Xander e vi erano stati.
Xander...
In quelle ultime ore non aveva più avuto sue notizie e adesso, che doveva essere ormai giorno, chissà dove si trovava...se stava bene...se era vivo.

D'un tratto si sentì afferrare per le spalle e qualcosa di duro le si schiantò contro la schiena facendola sbattere contro la parete dall'altro lato della stanza.
Credeva d'essere sola, non aveva percepito nessuno. Evidentemente il sangue che le aveva dato la vecchia conteneva più porcherie del previsto.
Non riusciva a distinguere alcuna figura benchè vedesse perfettamente al buio... poi delle mani forti l'afferrarono di nuovo scagliandola contro il tavolo.
Ansimò. Uno schiaffo le colpì il viso, poi un altro e un altro ancora...seguiti da una gomitata allo sterno, calci sui fianchi, unghiate e morsi.
Tentò di reagire ma non vedeva ne percepiva niente. Era come se l'aria stessa la stesse colpendo.
Quando si sentì sfinita e troppo debole e dolorante per compiere il benchè minimo movimento, la stessa mano che l'aveva presa a schiaffi le si posò sul viso ma con delicatezza. L'accarezzò con attenzione evitando di farle alcun male.
"Ma chi...chi cazzo sei?! Cosa vuoi?!"
Una risata familiare ma davvero strana echeggiò nella stanza.
"Sono io succhiasangue."
Luthien comparve poco a poco vicino a lei.
"Tu..non può essere tu sei morto, sono stata io ad ucciderti!"
"Ci vuole ben più che una spada d'argento per uccidere me... e devo dire che ciò che hai fatto mi ha alquanto deluso. Sei solo una puttana traditrice. Hai ingannato l'Organizzazione, poi Xander e me... lo hai fatto anche con l'altra cacciatrice per caso?! La cosa non mi sorprenderebbe."
Zaire non rispose, gli afferrò la mano con le poche forze che le rimanevano in corpo e vi posò un delicato bacio.
"Hai ragione Luthien, sono proprio una puttana traditrice...e voi venendomi dietro dimostrate d'essere due folli imbecilli. Dovrebbero chiudermi in isolamento" sospirò.
"Perchè dove diavolo credi di essere carina?!"
I due si guardarono e la vampira scoppiò in una risata roca e lievemente amara alla quale seguì quella del lycan.
Poi quest'ultimò si chinò verso la ragazza e le diede un delicato bacio sulle labbra.
"Ci vediamo più tardi... adesso e giorno e a quest'ora i pipistrelli come te dovrebbero dormire."
"Non sono più un vampiro, lo sai benissimo...sei stato tu a trasformarmi in un ibrido."
"Dettagli."
Le voltò le spalle e andò via.

-se non volevi essere aiutata bastava che non gridassi......tranquilla ci sono tanti cagnoletti arrapati luthien non si metterà a vedere chi hai compiaciuto e chi no......comunque ora che luthien ha zaire....credimi non gli servirai più a ninete......e non sarai più sotto la sua protezione.....e tutti potranno averti, come tu stessa hai potuto vedere......l'ho fatto...perchè è cosi che ha fatto luthien con mia madre......l'a brutalmente violentata...e poi quando a saputo che aveva un figlio da lei la uccisa.......- disse fissando gli splendidi okki della fnciulla

MARGARET:

"Credo...credo che tu abbia ragione."
Ricambiò lo sguardo del cacciatore arrossendo vistosamente. Solitamente gli sguardi che lei attirava erano carichi di crudeltà e desiderio e privi di rispetto o gentilezza. Ma gli occhi dell'uomo che le stava di fronte erano diversi.
Il lui c'era tormento, amore, disperazione, rabbia, bontà.
Non aveva mai visto una cosa del genere.

LUTHIEN:

Qualcosa non andava. Aveva udito le urla di Margaret ma adesso si erano spente. Gli sembrava improbabile che lei gradisse i trattamenti di Michael o che lui avesse già terminato di giocare con lei.
Raggiunse la stanza in cui si trovava e trovò la porta spalancata. Al suo interno la concubina e Xander dialogavano quasi amichevolmente.
"Bene bene" disse poggiandosi con la schiena al muro con fare rilassato e arrogante.
"Cosa ci fa qui il cacciatore?! Hai forse deciso di seguire l'esempio di Zaire e infilarti nel letto di una delle mie cagne?! Se è così fai con comodo. Quella non mi serve più." disse indicando Margaret.

MARGARET:

Nell'udire quelle parole si sentì sopraffatta dal dolore. Luthien parlava di lei con una freddezza inaudita. Non gli importava nulla di lei... l'avrebbe ceduta a chiunque come un oggetto della quale ci si vuole disfare...persino a un cacciatore!
Gli corse incontro e gli si gettò ai piedi.
"Perchè mio signore?! Perchè non mi volete più?! So di aver disobbedito ma l'ho fatto solo perchè desidero la vostra attenzione, rivoglio il vostro amore."

LUTHIEN:

Si chinò e sollevò piano il viso della lupa. Le sorrise e le disse:
"Tu non hai mai avuto il mio amore Margaret. Sei e sempre sarai solo una concubina, non illuderti."
Poi si rialzò e puntò gli occhi nuovamente su Xander.
"In quanto a te...direi che dovresti andartene di qui SUBITO. Adesso ho altro a cui pensare ma i miei lupi sarebbero molto felici di metterti le mani addosso...quindi vedi tu. Vuoi che ti conceda qualche altro giorno di vita o vuoi morire subito?"

xander sapeva che non era una buona idea restare li.......sarebbe ritornato il giorno dopo prese margaret per un braccio e poi si rivolse a luthien -tornerò...- disse con aria minacciosa e subito dopo di dissolse nell'aria insieme a margaret e si materializiarono nel luogo speciale di xander...

MARGARET:

Si guardò intorno.
"Che posto è questo? Perchè mi hai portata con te?"
Era incantata...non aveva mai visto nulla di simile in tutta la sua vita!

- se ti avessi lasciato li dopo ti avrebbe uccisa di sicuro...bhè ti ho portata qui perchè è il primo che mi è venuto in mente-....detto questo gi porse un sacco a pelo....-inizia a fare freddo....con quei vestiti stracciati....-

MARGARET:
Afferrò il sacco a pelo e ci si infilò.
"Ti ringrazio ma...tu non hai problemi con il sorgere del sole?"
Si rilassò. Era bello stare lì e per la prima volta non si sentiva un oggetto in presenza di un uomo.


ZAIRE:
Non riusciva a chiudere occhio. La sua mente era invasa da una moltitudine di pensieri.
Dov'era Xander? Come stava Willow? Cosa aveva intenzione di fare Luthien?
Non si dava pace.
Il suo compagno le mancava molto. Avrebbe voluto averlo vicino ma si rendeva conto che probabilmente lui ormai non avrebbe più voluto vederla... e come dargli torto?
Iniziò ad agitarsi, a dare vistosi segni di nervosismo.
Non voleva star più rinchiusa in quella specie di loculo.
Si alzò e si diresse verso la porta. La tastò con le mani e si rese conto di una cosa che le sembrò davvero pazzesca: era aperta.
Non c'era alcuna chiave, non vi era magia.
"Pivella!" la voce di Xander risuonò nella sua mente proprio come se lo avesse accanto... "Pivella!" lei sorrise... avrebbe dato qualsiasi cosa (tranne la vita di Luthien) per sentirlo ancora chiamarla in questo modo.
Si addentrò nei corridoi del covo guardandosi intorno con circospezione. Sentiva l'odore dei lycan ma nessuno era abbastanza vicino e nessuno la stava inseguendo.
Decise di rischiare. Si fermò e chiuse gli occhi concentrandosi. Non accadde nulla, nessuno l'attaccò.
Così espanse la sua consapevolezza e in mente le apparve chiara la strada che l'avrebbe portata fuori da quel labirinto di cunicoli e gallerie sotterranee.
Corse a più non posso odorando l'aria, facendo appello ai suoi sensi per poter percepire un'eventuale avvicinamento di lupi.
Quando giuse alla piccola scala che l'avrebbe portata al tombino la vecchia le si parò davanti.
"Vai già via mia cara?"
"Spostati vecchia, non voglio farti del male, non costringermi."
"Non sono certo qui per fermarti! Tu non sei una prigioniera Zaire, sei ospite del mio signore."
"Il tuo signore ha un modo strano di mostrare la propria ospitalità."
"E tu hai un modo strano di mostrargli il tuo amore."
Aveva ragione. Lo amava ma aveva tentato di ucciderlo. Abbassò gli occhi e sorrise.
"Vai dal tuo amante ragazza?" le chiese la donna.
"Tu sai molte cose signora... si, vorrei ritrovarlo."
"E allora vai... arrivederci."
Così dicendo scomparve.

Zaire uscì in strada. Una luce troppo forte invadeva le strade. Non era ancora giorno ma il sole stava inesorabilmente sorgendo, sarebbero bastati pochi minuti.
Corse come mai aveva fatto in vita sua alla ricerca disperata di un luogo in cui potersi fermare. I locali però erano chiusi, i negozi anche, casa sua o quella di Xander erano lontane. Poi scorse l'entrata di una discoteca di malaffare e vi si fiondò senza prestare attenzione al buttafuori che tentò di fermarla inutilmente.
Scese le scale e si addentrò nell'ambiente pieno di fumo e illuminato da luci strobo dai colori violacei. Era pieno di umani e la sua sete rendeva difficile mantenere il controllo.
Giunse fino al bancone e chiese al barista se vi fosse un telefono da poter usare. Lui le fece segno col pollice e le diede un gettone che le costò un dollaro intero.
Lo inserì nella fenditura e compose il numero del cellulare di Xander. La linea era libera, il telefono squillava...e lei pregava gli dei di ricevere risposta.

xander sentì il cellulare......-zaire.....- si guardò un po in torno mentre il telefono squillava....si sedette e lasciò squillare il telefono....non aveva voglia di sentirla....erano successe troppe cose quella sera....voleva riposare.....e si distese sull'erba fresca mentre davanti ai due il paesaggio mostrava l'alba

MARGARET:

Allungò una mano e osservò il cellulare con curiosità. Sapeva cosa fosse ma non ne aveva mai posseduto ne toccato uno.
Schiacciò erroneamente il tasto per rispondere alla chiamata e sentì la voce della vampira attraverso l'apparecchio.
Guardò Xander e gli porse il telefono. Lui non lo prese così lo portò al viso.
"Hem... cosa vuoi da Xander? E' qui ma non vuole rispondere."

ZAIRE:

Rimase allibita!
Una donna rispondeva al cellulare al posto di Xander... ad una sua chiamata.
"Chi...chi cazzo sei tu?!"
Chiese con rabbia.

MARGARET:

"Sono Margaret..."

ZAIRE:

Sibilò e con la mano tremante strinze talmente forte la cornetta da distruggerla totalmente.
Il barista se ne accorse e le corse incontro imprecando.
Lei lo guardò con gli occhi accesi di collera e fame, gli afferrò la testa e gliela fece sbattere con ciò che rimaneva dell'apparecchio. Poi fece per uscire dal locale.
Si arrestò: era giorno.
Cosa poteva fare bloccata lì dentro? Per altro la discoteca avrebbe chiuso di lì a poco. Era di nuovo in trappola. Non poteva sparire in mezzo a quella folla di umani.

MARGARET:

Si girò verso Xander e gli porse il cellulare.
"Non so come si spegne e la vampira ha interrotto la chiamata. Sembrava alquanto inalberata dopo aver sentito la mia voce... ma è sempre incazzata quella?!" chiese con voce ingenua.

-eh....no non sempre....e molto gentile.....ma bho.....non ho vogli a di parlare di lei...su riposa..sarai stanca anche per te è stata una notte piena...aspetta per conciliare il sonno....tieni cioccolata calda- gli disse porgendogliene una tazza

xander....piano accarezzava i capelli a margart.....era stanco....tanto stanco era da molte notti che non dormiva e se non fosse per tutte quelle cose successe sarebbe ancora sveglio.....alzò gli occhi e vide una figura che lo guardava -za....- non fece in dempo che cadde addormentato

ZAIRE:

La sua faccia assunse una smorfia di collera a metà tra quella di un vampiro e quella di un lupo.
Avanzò verso i due e afferrò Xander per il colletto.
Lo scosse con quanta più forza poteva.
"NON OSARE ADDORMENTARTI!" urlò "VORREI FARTI NOTARE CHE E' GIORNO E IO MI STO ARROSTENDO QUI STRONZO!"

xander aprì lentamente gli occhi......-che c'è?....ti da fastidio il sole....tenda - e una enda completamente scura si materializzò

Uffa!!! Non riesco mai a mettere in atto i viaggi che mi faccio!!! Maledetti impegni....


Willow (che dopo essere rimasta in attesa per ore si è letteralmente rotta i coglioni..XD -n.p..) era presa dalla rabbia.... All'improvviso una voce le si scaturì in testa..."Basta! Tu sei in grado di dominarti!".... Willow rimase confusa per un attimo e poi si concentrò... Svuotò la mente e si calmò.. Il suo aspetto tornò normale.... Cosa poteva fare? Forse a casa di Xander c'era Zaire.... In un attimo scomparve e si materializzò nell'appartamento di Xander... Di Zaire solo l'odore... Era stata li di recente.... Si concentrò sulla scia di enrgia di Zaire e la rintracciò... Dopo essersi dissolta nell'aria, arrivò dove si trovavano Xander e Zaire.... C'era anche una terza persona.... Willow rimase su un altro piano per evitare di far sentire la sua presenza.... La ragazza era un Lycan ed aveva addosso l'odore di Luthien, e non era il solito odore, era odore di sesso e anche intenso..... Il sole iniziava a sorgere, lei non avrebbe avuto problemi ma Zaire? Era sul punto di far apparire una mantello nero ma Xander la anticipò....

ZAIRE:

"Grazie tante" disse con tono acido e sarcastico.
La pelle si era lievemente ustionata ed un odore di bruciato riempiva la tenda che Xander aveva creato. Guardò il cacciatore e gli tirò un pugno in piena faccia senza tante cerimonie facendogli sanguinare il naso.
"Non ti ho dato il permesso di ignorarmi Xander... e sappi che sono parecchio infastidita quindi vedi di non farmi incazzare davvero!"
Abbassò gli occhi su Margaret che incredibilmente non aveva sentito nulla: meglio così. Passò una mano sul suo viso senza toccarla e fece in modo che continuasse a non udire il benchè minimo suono o spostamento.
"Mi spieghi che succede?! Non è da te addormentarti accarezzando in quel modo i capelli di una donna... che scena ROMANTICA!" ringhiò.
Non ci vedeva proprio più dalla gelosia. In cuor suo sapeva che era assurdo, era stata lei la prima a tradire e non poteva certo pretendere niente... ma ci aveva provato. Amava Luthien ma per amor di Xander lo aveva trafitto con una spada con l'intento d'ucciderlo.
"Dimmi solo se hai intenzione di stare con me Xander... o con lei" disse indicando Margaret "o comunque con chi cazzo ti pare. Dimmi se esiste o no un noi... perchè se non ci dovesse essere nulla toglierò il disturbo e non ti rompero più le palle."
Sentiva gli occhi pizzicarle. Si tirò uno schiaffo da sola sentendosi una deficente per quel gesto ma non poteva piangere. In quel periodo lo aveva fatto troppo spesso e lei non era quel genere di donna.

Willow ebbe un'altra onda empatica.... Zaire era toalmente combattuta tra sue fuochi.... Amava Xander ma anche Luthien sebbene in modo differente... Xander era amore, Luthien un desiderio incontrollabile che si era infisso nella sua mente..... Era li e non voleva andarsene.... "e se..." pensò Willow "D'altronde lo ha già fatto una volta...."