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 Giusto qualcosa su erbe ed alberi

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MessaggioTitolo: Giusto qualcosa su erbe ed alberi   Giusto qualcosa su erbe ed alberi EmptyLun Ott 20, 2008 12:00 am

Alcuni tipi di erbe

Alloro: ottimo per attività riguardanti la competizione, vittoria e l’atletica. Efficace per allontanare l’energia negativa, proteggere la salute, stimolare l’amore, divinazione e desideri.
Artemisia: sia fumare quest’erba che bere quest’infuso altera la coscienza; è comunemente nota come . L’infuso è usato anche come detergente magico per gli specchi usati nello scrying, per sfere e pendoli. (sconsigliato nelle donne incinta)
Camomilla: efficace per i sogni profetici, sonno profondo, per proteggersi e contrastare il malocchio. Può essere usata anche per incantesimi d’amore.(ci sono due tipi di camomilla, la matricaria e la romana, Anthemis nobilis; quest’ultima non va assunta nelle donne incinta).
Cannella: usata per lavori di prosperità, amore, successo, desiderio sessuale, energia fisica e per scopi divinatori.
Chiodi di garofano: per alleviare depressione, sofferenza e ansia. Molto efficace per attività correlate al desiderio sessuale, amore, fortuna e denaro.
Lavanda: usata per gli incantesimi di protezione, per favorire un parto indolore, per una guarigione mentale e fisica, per sonni tranquilli, per amore e longevità.
Noce moscata: ottima per incantesimi d’amore, per propiziare il denaro, fortuna e salute. (non va ingerita in quantità superiori a 5 grammi alla volta).
Salvia: è l’ingrediente principale di un incenso artigianale (smunge stick; rametti di salvia lunghi 10 cm. legati con uno spago). Bruciata elimina l’energia negativa da edifici, persone e luoghi chiusi. Ottima per attività inerenti la salute, fortuna, saggezza, desideri e longevità.
Zenzero: ottimo per rinforzare le attività psichiche, salute, potere personale e successo
Modi di usare le erbe

Bruciare le erbe: per diffondere il proposito magico mettere l’erba su un carboncino. Si possono usare anche per consacrare le candele.
Indossare le erbe: si possono indossare o mettere nella borsa, ci si possono anche acconciare i capelli o appuntarli ovunque. Basta una minima quantità e il gioco è fatto.
Coltivare le erbe: è il metodo migliore per avere le erbe sempre a portata di mano e coltivate direttamente.
Infusione: un cucchiaio di erbe messe in infusione in una tazza d’acqua bollente; prima dell’uso filtrare le erbe. Si possono usare come detergenti per pulire la casa, risciacquare i capelli, da aggiungere in lavatrice o da usare come tisane. Sottoforma oleosa si usano per la consacrazione delle candele, strumenti e noi stessi.
Erbe in polvere: ideali per gli incantesimi di lunga durata, nei pot-pourri e sacchetti. Spargerle sui tappeti, sotto gli zerbini. Per preparare la polvere per il corpo mischiarle con amido di granturco o borotalco non profumato.
Seminare le erbe: gettare i semi al vento mentre ci si concentra sul risultato. La trasformazione avverrà quando i semi germoglieranno.
Caricare erbe e fiori

* Raccogliere la quantità desiderata di erbe e metterle in un piatto.
* Imporre le mani finchè non viene percepita l’energia delle erbe, potrebbe essere sottoforma di formicolio o di calore.
* Chiudere gli occhi e toccare le erbe con la mano destra e concentrarsi sull’intento magico.
* Sempre concentrati sull’intento prendere qualche erba e strofinarla tra le mani e nel frattempo recitare qualcosa di adeguato finchè non si sente un formicolio.
* Quest’operazione va ripetuta per tutte le erbe che servono per l’attività.

Fiori

* Raccogliere i fiori per l’intento e lavarli. Togliere foglie, gambi e mettere petali e boccioli in un bicchiere d’acqua che verrà lasciato una notte sotto la luna piena o crescente, filtrare e bere per assorbire le proprietà magiche.
* Scrivere un incantesimo o desiderio su un pezzo di carta, prendere il bocciolo del fiore adatto, metterlo nel vaso e pervi sotto il biglietto; quando sboccerà l’incantesimo è realizzato.
* Incidere il proposito su una candela,metterla accanto al vaso con il bocciolo. Accenderla e lasciarla consumare. Quando si schiude il bocciolo, l’incantesimo farà lo stesso.

Alcuni Fiori

Caprifoglio: è un rampicante che si trova nei boschi o recinti; allevia stress e lo spirito. Funziona anche nei rituali di prosperità, buona sorte e incrementare la consapevolezza psichica. (evitare le bacche).
Crisantemo: contiene piretro, componente naturale che allontana gli insetti, quindi è usato per incantesimi riguardanti animali; efficace per tenere lontani vicini rumorosi e ospiti indesiderati. (il fiore è velenoso).
Giglio: per abbandonare cattive abitudini, togliere il malocchio, protezione, purificazione, coraggio.
Iris: rappresenta il ponte tra vita e morte, per cui è usato nell’ambito di incarnazione e contatto con esseri spirituali; anche per coraggio e saggezza. (alcun specie sono ingerite).
Margherita: stimola gioia e benessere interiore. (velenoso se ingerito).
Pisello odoroso: ottimo per amicizia, gioia, rapporti vari; per arrivare alla verità. (velenoso se ingerito).
Rosa: come tutti sanno è legata all’amore, ma non solo, anche per nuove iniziative, fortuna, protezione, sogno profetico e consapevolezza psichica. (I petali si possono usare mentre le parti verdi sono velenose).
Viola del pensiero: per incantesimi riguardo studio, memoria, lucidità mentale.
Alberi
Parti degli alberi e usi

* Se cresce sottoterra (corteccia interrata e radici); usarla per stabilità fisica e mentale, radicamento e praticità.
* Se cresce sul tronco ( corteccia e muschio); per salute fisica,mentale ed emozionale.
* Se cresce verso l’alto (fiori e foglie); per libertà, guida divina e lavoro planetario.

Specie di alberi principali


Abete: sempreverde, quindi collegato all’immortalità e all’infinito, karma e reincarnazione. Efficace per salute ed energia fisica. (alcune specie sono velenose).
Betulla: ottimo per nuove iniziative; sacro alla madre terra quindi si interessa di ogni richiesta fatta sotto i suoi rami. È sacro anche al dio Thor, quindi usare l’albero solo se colpito da un fulmine e raccogliere rami già a terra per non scatenare questo dio.
Biancospino: ottimo per riti di purificazione e per lasciare brutte abitudini; in questo caso bruciare i rametti, foglie e corteccia. I fiori si dice siano sacri alle fate e quindi servono per situazioni riguardanti la libertà.
Eucalipto: se ci si vuole proteggere da fulmini o eventi atmosferici tenere in casa qualche rametto, si possono tenere anche in borsa o in sacchetti da portare sempre con sé.
Melo: i boccioli di questo albero sono ottimi per l’amore;mentre il frutto come si sà è il simbolo della stregoneria perché tagliando a metà la mela, i semi e il cuore formano un pentagramma perfetto! Quindi è usato per aumentare potere nelle attività magiche.
Nocciolo: ottimo se si vuole aumentare la memoria, saggezza e smascherare le falsità.
Quercia: è il simbolo per eccellenza di forza e mascolinità perché le bacche rappresentano il signore della foresta. Le foglie sono utilizzate per salute, le ghiande per prosperità, corteccia per la stabilità mentale. Qualsiasi dono di questo albero porta fortuna, quindi conservarli in una borsa da portare sempre con sé.
Salice: ha un grande legame con la stregoneria dato il suo termine inglese. Inoltre è anche conosciuto come albero della morte e quindi della rinascita e per il suo significato spesso le bacchette si costruiscono con i rami di questo albero. Le foglie possono essere aggiunte ad oli, tè o incenso per incantesimi rivolti alla guarigione.
Vite: come si sa, è sacra a Bacco, dio del vino, infonde felicità, gioia.
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MessaggioTitolo: Re: Giusto qualcosa su erbe ed alberi   Giusto qualcosa su erbe ed alberi EmptyMar Mag 26, 2009 11:44 pm

ALOE - Sempre più, in questi ultimi anni, si sente parlare di Aloe e non sempre, purtroppo, in modo corretto. Su questa straordinaria pianta tutti sembrano sapere "tutto" e la sua fama miracolistica cresce di giorno in giorno alla stregua di una moderna leggenda metropolitana. Eppure, pochi di noi saprebbero persino riconoscerla… In questo articolo l'autore ne sottolinea la storia e mette in luce caratteristiche e proprietà terapeutiche dell'Aloe, invitandoci a riflettere sui danni di un rischioso - quanto diffuso - casalingo "fai-da-te"…L'Aloe, tra le molte piante di questo Pianeta, vanta sicuramente una affascinante storia millenaria testimoniata da molti testi antichi che ne documentano l'uso e le caratteristiche terapeutiche. Definita pianta dell'immortalità dagli antichi Egizi, essa veniva piantata presso l'entrata delle piramidi per indicare il cammino dei Faraoni verso la terra dei morti. Usata anche come ingrediente nella preparazione di sostanze per l'imbalsamazione, come nel caso del Faraone Ramses II, l'Aloe, sia in Egitto sia nell'antica Mesopotamia, era coltivata soprattutto ad uso terapeutico. Sempre gli antichi Egizi, inventori del clistere, la utilizzavano come enteroclisma purgante associandola ad altre erbe. Persino la Bibbia fa riferimento più volte a questa pianta; ad esempio nel Vangelo di Giovanni, capitolo 19 verso 39, leggiamo che Nicodemo realizzò una miscela di Mirra ed Aloe per preparare il corpo di Gesù per la sepoltura. Nei Salmi (45:Cool, le vesti dei Re sono profumate di Mirra e Aloe. Si sa, inoltre, che gli antichi Assiri ingerivano il succo di Sibaru o Siburu (Aloe) per risolvere i disagi dovuti all'ingestione e alla formazione di gas intestinali. Non fu difficile per gli Assiriologi, infatti, identificare l'Aloe, nella decifrazione dei testi cuneiformi, sulle tavolette d'argilla ritrovate durante gli scavi in quella che doveva essere la biblioteca del re Assurbanipal (Dizionario Botanico Assiro di Thompson), laddove si poteva leggere: "Le foglie assomigliano a foderi di coltelli". Nella cultura Maya, l'Hunpeckin-ci (Aloe) era considerato un meraviglioso rimedio per il mal di testa. Il succo si preparava in infusione e veniva bevuta diluito con acqua, mentre le donne Maya strofinavano il gel (dal forte gusto amaro) sui seni per imporre lo svezzamento ai loro bambini (Roys, Ralph L., 1931, "The Ethnobotany of the Maya" - New Orleans: Tulane University, Department of Middle American Research). Nel 1° secolo a.C., sia Dioscoride, medico greco al servizio dell'Impero Romano, che Plinio il Vecchio, autore del famoso trattato "Historia Naturalis", descrivevano gli usi terapeutici del succo d'Aloe per curare ferite, disturbi di stomaco, stipsi, punture d'insetto, mal di testa, calvizie, irritazioni della pelle, problemi orali ed altri disagi. Per quanto concerne ancora le testimonianze storiche è interessante ciò che Cristoforo Colombo, durante il viaggio verso il Nuovo Mondo, annotò nel suo diario: "Todo està bien, hay Aloe a bordo". E' indubbio che diverse civiltà e vari popoli hanno attribuito a questa pianta anche poteri "magici", "superstiziosi" ed "esoterici"; ad esempio, secondo un testo cuneiforme accadico di oltre 4000 anni fa, posta davanti all'ingresso di molte case, in particolar modo di nuova costruzione, essa assicurava lunga vita e prosperità ai suoi residenti. Ancora oggi, peraltro, in Egitto è considerata protettrice e portatrice di felicità se collocata presso le abitazioni. Non a caso, tra l'altro, la sitrova anche all'interno dei negozi: qualcuno crede ancora, infatti, che essa protegga il nucleo familiare assorbendo le energie negative portate da alcuni visitatori; un fiocco rosso attorno alla pianta, poi, serve ad invocare l'amore, mentre uno verde ad invocare la fortuna; in alcuni rituali, inoltre, è ancora utilizzata per il suo "potere energetico" (Quepo - Sociedad Peruana de Cactus y Suculentas vol. 14-2000).Questo breve tracciato storico, che contempla anche aspetti legati alla superstizione, dimostra come l'Aloe, da oltre quattromila anni, faccia parte della medicina popolare nella storia dell'umanità. Ai nostri giorni, dopo essere stata relegata ad un posto di second'ordine, com'è avvenuto per la maggior parte delle piante medicinali a causa di un uso generalizzato dei farmaci moderni, l'Aloe è tornata a far parlare di sé e in particolar modo a partire dal 1851, quando due ricercatori, Smith e Stenhouse, isolarono un principio attivo con proprietà lassative che essi chiamarono Aloina; ma fu soltanto nel 1935 - anno in cui Creston Collins e suo figlio rivelarono in un rapporto divenuto poi celebre il possibile utilizzo dell'Aloe per sopperire agli effetti devastanti delle radiazioni - che molti scienziati presero in considerazione uno studio più approfondito di questa miracolosa pianta.Quando, poi, il farmacista texano Bill Coats, alla fine degli anni '50, riuscì a stabilizzare la polpa con un procedimento naturale, si aprirono, infine, le porte alla commercializzazione ad uso industriale di prodotti a base d'Aloe. In precedenza i limiti erano posti dal problema dell'ossidazione del succo che non si conservava a lungo, alterandosi rapidamente una volta estratto a freddo dalla pianta. Alcuni ricercatori tentarono di risolvere il problema con l'esposizione del gel ai raggi ultravioletti, ma questo procedimento alterava la sua composizione chimica; si tentò inoltre con la pastorizzazione del gel a temperature superiori ai 60° dopo aver aggiunto perossido d'idrogeno, ma anche questo tentativo fallì. Bill Coats fu il primo a realizzare un procedimento atto a conservare gli enzimi e le vitamine presenti nell'Aloe; tale procedimento consisteva nell'incubazione del gel con aggiunta di vitamina C (acido ascorbico), vitamina E (tocoferolo) e sorbitolo (Marc Schweizer, "Aloès la plante qui guèrit", Apophtegme).Nel 1950 il dottor G.W. Reynolds classificò almeno 350 specie di Aloe ed oggi si contano oltre 600 varietà di piante del genere Aloe della famiglia delle Liliacee, ora più precisamente classificate come Aloaceae. 125 specie sono state catalogate solo nel Sud Africa (inclusi lo Swaiziland ed il Lesotho), mentre le altre sono distribuite in ulteriori zone del continente africano, in Israele in India, in Pakistan, nel Nepal, in Cina, in Tailandia, in Cambogia, nei Caraibi, in Spagna, a Cuba, nell'America Centrale e del Sud, nell'America del Nord (Texas e Florida) e in Messico. Il suo ceppo d'origine va dunque ricercato in Africa da dove fu poi distribuita in tutto il mondo (Reynolds 1966). Il suo habitat è tipico delle zone aride e desertiche e può raggiungere altezze che variano dai pochi centimetri ai venti metri, secondo la specie. Va chiarito che generalmente, in botanica, si usa chiamare una pianta con la denominazione assegnata dall'ultimo studioso; per fare un esempio, l'Aloe Barbadensis o delle Barbados, di Miller, è il nome attuale dell'Aloe vera di Linneo e dell'Aloe Vularis di Lamarck. Il termine Aloe ("Allo eh" in arabo, "Halal" in ebraico, "Alo hei" in Cina, Aloe nei paesi occidentali) deriva dalla radice greca "Als" o "Alos", che significa sostanza amara, salata come l'acqua del mare. I suoi fiori vanno dal bianco-verdastro, per esempio, dell'Aloe Integra dello Swaziland che fiorisce da ottobre a dicembre; dal rosa-aranciato dell'Aloe Zebrina (distribuita in Botswana, Namibia, Angola e Zimbabwe), con fioritura da gennaio a marzo e da novembre a dicembre, secondo il clima, al rosa più intenso, con tendenza al rosso, dell'Aloe Peglerae presente in Magaliesberg, Witwatersberg (Petroria), con fioritura da luglio ad agosto (vedi "Guide to the Aloes of South Africa" - Briza Publication 1996).Tra le varie e sorprendenti caratteristiche, ormai conosciute, ad uso topico ed interno dell'Aloe, non stupisce vederla classificata tra le piante domestiche antinquinanti, con la capacità di liberare ossigeno ed assorbire anidride carbonica anche di notte. Vediamo ora, in dettaglio, confrontandole fra loro, le tre specie più conosciute: l'Aloe Vera Barbadensis, l'Aloe Arborescens Miller e l'Aloe Ferox. Va, innanzitutto, detto che l'Aloe Vera, così battezzata e descritta da Linneo, l'Aloe Barbadensis di Miller, e l'Aloe Vulgaris di Lamarck sono la stessa pianta.
L'Aloe Barbadensis deve il suo nome alle Isole Barbados, ma è anche presente nel resto delle Antille, nei Caraibi e soprattutto sulla costa nord orientale dell'Africa da cui probabilmente si diffuse. Il problema del nome è complicato dal fatto che Miller aveva a sua volta denominato e battezzato Aloe Vera un'altra varietà di Aloe creando una certa confusione nell'ambiente botanico. Così, oggì, abbiamo sia l'Aloe Barbadensis, chiamata spesso Aloe Vera, sia un altro tipo di Aloe denominata Aloe Vera qualità Vera per differenziarla dalla prima. Confrontandole, però, è abbastanza facile distinguere la Barbadensis dall'Aloe Vera qualità Vera pur senza essere dei botanici di professione: la prima ha le foglie raccolte intorno ad un rosone centrale, mentre l'altra ha le foglie sovrapposte. L'Aloe Barbadensis può raggiungere un'altezza massima di 60-90 cm e vive generalmene 5 anni. Le sue foglie spinose possono raggiungere una lunghezza di 40-50 cm, con una larghezza alla base che varia dai 6 ai 10 cm. Queste foglie, maculate in fase di crescita, assumono un colore verde uniforme allo stato adulto, rivestite da una pellicola protettrice che permette alla pianta di filtrare l'aria e l'acqua. Sotto questa membrana troviamo un primo strato cellulosico che racchiude cristalli di ossalato di calcio e le cellule pericicliche dell'Aloina, l'essudato giallo-rosato con proprietà lassative. Racchiuso in questa triplice protezione vegetale, troviamo il Parenchima, un tessuto incolore costituito dal gel della pianta così tanto ricercato. La qualità di quest'ultimo dipende molto dal tipo di clima e dall'irrigazione.
L'Aloe Arborescens, spesso confusa con l'Aloe Mutabilis, presenta le seguenti caratteristiche: il suo tronco può superare i due metri di altezza; le foglie vanno dal colore grigio - verde al verde chiaro e possono arrivare ad una lunghezza di 50, 60 cm. Il suo paese di origine è il Sud Africa. Chiamata anche Aloe del Capo (Cape Aloe), cresce spontaneamente nella provincia del Capo, nel KwaZulu-Natal, nel Mpumalanga e nel nord della provincia, nel Mozabico, nello Zimbabwe e nel Malawi. Oggi diffusissima in varie parti del globo, questa specie fiorisce da maggio a luglio e i suoi fiori possono essere gialli, rosa o arancio. Poiché contengono poca acqua, le foglie presentano una quantità maggiore di principi attivi. L'Aloe Ferox, infine, è molto robusta e la sua altezza varia dai 2 ai cinque metri nelle piante più vecchie. Le sue foglie, molto carnose, hanno una tendenza di colore che va dal verde al grigio - verde, con spine di colore più scuro rispetto alla foglia. Presenta infiorescenze erette, con 5-12 fiori rosa - corallo disposti in verticale su un unico stelo. Generalmente confusa con altre specie ( A. Marlothii, A. Spectabilis), fiorisce da maggio ad agosto (nelle zone più settentrionali, invece, da settembre a novembre). È anch'essa originaria dell'Africa meridionale e in particolar modo è diffusa nelle zone aride della provincia del Capo (est ed ovest), nel sud del kwaZulu-Natal e in alcune zone del sud-ovest del Lesotho.
Proprietà terapeutiche dell'Aloe
Fino ad oggi si attribuiscono all'Aloe almeno 160 ingredienti attivi naturali, con proprietà immunizzanti, nutrienti, ricostituenti, analgesiche, antiflogistiche e depurative. Il suo primario principio attivo resta ancora un mucopolisaccaride, chiamato Acemannan (Acemannano), con proprietà immunostimolanti, capace di incrementare di almeno dieci volte le attività dei macrofagi (fagociti) che distruggono le tossine e, pare, anche i tumori. L'Aloe è considerata da molti come un potente energizzante, primariamente conosciuto per la sua proprietà inibente sul dolore; infatti, applicata localmente,penetra tutti gli strati del derma, osteggiando gli enzimi che causano l'infiammazione e riducendola. Possiede un effetto antibiotico universalmente conosciuto ed è in grado di agire sul colesterolo. Ottimo epatoprotettore, pulisce e purifica il sangue nel fegato. Si è dimostrata di enorme utilità nei casi di pazienti sofferenti di AIDS e di H.I.V., migliorando la loro qualità di vita ristabilendo l'equilibrio dei linfociti T e B. in una conferenza tenuta a Bruxelles nel 1990 (Conferenza Internazionale sulla Ricerca Antivirale), alcuni ricercatori dichiarano di aver testato l'Acemannano sui gatti ammalati di leucemia felina ottenendo l'80 % delle guarigioni. Stabilizza e regola le funzioni dell'organismo, riattivando le capacità intellettuali anche in tarda età. Contiene, inoltre, almeno tre acidi antinfiammatori grassi (colesterolo, campesterol e B-sistosterol) con azione sul sistema digestivo e su importanti organi come l'intestino, lo stomaco, il colon, il fegato, i reni e il pancreas (stimolerebbe la produzione d'insulina). La presenza dell'Acido Folico, fattore vitaminico del complesso B che mantiene la pelle e i capelli sani, si è rilevata efficace nella cura delle diverse anemie. Trai componenti dell'Aloe vi è il Lupeol il quale agisce anche come antidolorifico ed è inoltre un agente antimicrobico.
lol!
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MessaggioTitolo: Re: Giusto qualcosa su erbe ed alberi   Giusto qualcosa su erbe ed alberi EmptyMar Mag 26, 2009 11:49 pm

La bellezza dello studio magiko è che si ritrovano prodotti da usare per un incanto ovunque, la dispensa delle streghette dovrebbe sempre essere stracolma.... ovviamente nei limiti di ciascuno di noi.... di questi amici. Vi posto un elenchino che a me piace moltissimo, che ovviamente può essere integrato a dismisura......
Legno di cedro - Opportunità, saggezza
Lillà - Esorcismo, protezione, amore
Lime - Energia, protezione
Limone - Longevità, purificazione, amore, amicizia
Loto - Tranquillità, amore, serenità, protezione
Maggiorana - Energizzante
Magnolia - Fedeltà
Mandarino - Amicizia, protezione, felicità
Mandorla - Denaro, prosperità, saggezza
Mandorlo amaro - Pace, meditazione
Mela - Amore, poteri curativi, immortalità
Mela Verde - Saggezza, amore
Melissa - Amore, successo, poteri curativi
Menta - Curativo, amore, poteri mentali
Miele - Dolcezza, amore, amicizia, fedeltà
Mimosa - Grazia
Mirra - Purificazione
Mirto - Amore, fertilità, gioventù, pace, denaro
Mughetto - Felicità, poteri mentali
Muschio bianco - Desideri sessuali, fortuna
Muschio egiziano - Sensualità, lussuria
Muschio scuro - Ricordi profondi
Naeroli - Viaggio astrale, visioni
Narciso - Amore, bellezza
Noce moscata - Fortuna in breve tempo
Oppio - Desideri sessuali, felicità
Orchidea - Amore, bellezza
Patchouly - Denaro, fertilità, desideri sessuali
Pesca - Amore, esorcismo, longevità, fertilità, desideri
Fiori e magia
Il GIGLIO protegge, purifica, toglie il malocchio e ci aiuta ad abbandonare le cattive abitudini
I fiori hanno un’energia minore rispetto a quella delle erbe, ma sono molto potenti per quanto riguarda il rafforzamento di un incantesimo.Usarli è molto semplice, dovete caricarli e usarli come delle erbe.
I fiori più comuni e i loro usi
Caprifoglio
Il nome Caprifoglio deriva dal latino caprifolium e fa riferimento alla predisposizione di questa pianta ad arrampicarsi a tutto ciò che si trova nelle sua immediate vicinanze e che ricorda, per questo, l'abilità d'arrampicarsi delle capre. Famosa è anche la dolcezza del nettare di questo fiore, da cui deriva il significato attribuito alla pianta e cioè dolcezza d'animo. Lo si può trovare facilmente nei boschi. È generalmente usato per alleviare lo stress, nei rituali per la prosperità, buona fortuna e aumento dei poteri psichici.
Crisantemo
Questo fiore viene utilizzato negli incantesimi di protezione, poiché contiene già di per se un componente naturale (piretro), che tiene lontani gli insetti; viene spesso usato quindi negli incantesimi di protezione dagli animali, va bene per tenere lontani anche, ad esempio, ospiti indesiderati.
Giglio
Il giglio è originario della penisola Balcanica e dell'Asia Minore, da dove fu importato nel resto dell'Europa. La tradizione vuole che il giglio, in origine, fosse un fiore bianco e candido, proprio per questo per i cristiani il giglio è simbolo della purezza. La mitologia narra che il giglio nacque da una goccia di latte caduta dal seno di Giunone mentre allattava il piccolo Ercole.
Il significato del giglio è, dunque, quello della purezza e della castità. Nelle operazioni magiche viene spesso usato per abbandonare cattive abitudini e togliere il malocchio. Viene usato anche per aumentare il coraggio, rafforzare la forza di volontà e in incantesimi di protezione e purificazione.
Iris
La mitologia greca ha chiamato Iride, la messaggera degli Dei, e cioè la divinità che, servendosi dell'arcobaleno come passaggio, consentiva il "dialogo" tra Olimpoe Terra. Il fiore dell'iris fu così chiamato perché la molteplicità dei suoi colori ricordava, per l'appunto,i colori dell'arcobaleno. Si narra, anche, che le prime specie di questo fiore furono trasferite in Egitto dal faraone Thutmosis dalla Siria. In Italia l'iris è un fiore molto comune nelle campagne toscane; sembra infatti che proprio sulla base di questo fiore venne ideato lo stemma della città di Firenze, anche se da sempre esso è comunemente conosciuto come giglio fiorentino. Anche il Re Luigi di Francia lo scelse come simbolo del proprio paese. in Giappone l'iris è uno dei fiori nazionali.Il significato associato a questo fiore è messaggio di buona novella. Come dicevo l’iris è sacro alla Dea Iride, poiché rappresenta il ponte tra la vita e la morte, per questo viene spesso usato durante le sedute spiritiche. Viene però anche usato in attività che riguardano il coraggio e la saggezza.
Margherita
Il famoso “m’ama, non m’ama” degli innamorati. Questo fiore propizia la gioia e il benessere interiore. È usato anche per chi non vuole prendersi troppo sul serio..ogni tanto lasciarsi andare fa molto bene..ricordatelo!!(N.B. non ingeritelo perché è velenoso!!)
Pisello odoroso
Questo fiore favorisce l’amicizia e porta gioia in tutti i rapporti. Utilizzato anche in quelle attività magiche che richiedono di arrivare alla verità. (N.B. non ingeritelo perché è velenoso!!)
Rosa
E' ormai rinomato il rapporto di questo fiore con l’amore, ma è anche usata nei rituali per propiziare nuove iniziative, fortuna, protezione, sogno profetico e consapevolezza psichica. (N.B. I gambi e le foglie di questo fiore non sono ingeribili, mentre i petali si)
Viola del pensiero
La Viola del Pensiero fu uno dei simboli utilizzati durante l'Impero di Napoleone dalle compagini dei sui sostenitori, che anche clandestinamente sostenevano il proprio Imperatore; pare infatti che la Viola del Pensiero fosse la parola d'ordine dagli stessi utilizzata. La mitologia greca associa invece la Viola del Pensiero alla bellissima ninfa Io, di cui si innamorò perdutamente Giove, che, proprio per questo, fu trasformata per volere di Giunone in giovenca. Il significato comunemente attribuito alla Viola del Pensiero è dunque quello di riflessività e ricordo. Il messaggio, quindi, che questo fiore trasmette al mondo è “non dimenticare”, per questo questi fiori vengono spesso e volentieri usati negli incantesimi di memorizzazione; che riguardano quindi gli studi, la lucidità mentale e la buona memoria.
Ulteriori informazioni sul Crisantemo
Fiaba Popolare
“Era Crisantemo, una dolce fanciulla, che viveva umilmente in una modesta capannuccia solitaria e protetta dal vecchissimo nonno. Le due creature non domandavano alla vita che il profumo della loro reciproca tenerezza, un poco di pane, una gioiosa fiammata nei giorni più freddi. Beni favolosi, che riempivano di estasi l'animo delle due semplici creature, erano l'albe, i tramonti, le stelle: la bellezza della natura, insomma. Una triste sera l'incanto si spezzò poiché il vecchissimo nonno chiuse gli occhi per sempre. Grande come il cielo fu la disperazione di Crisantemo. La fanciulla pianse e pianse. Quando il suo caro fu seppellito, non volle più allontanarsi dalla sua tomba. Vani furono i consigli, gli incitamenti dei pietosi. La giovinetta infelice, in ginocchio sul tumulo, pareva la statua del dolore. Quando alcune persone risolute vollero andarla a strappare dal sepolcro, trovarono sulle zolle, non più la fanciulla piangente, ma un bellissimo fiore. Il buon Dio aveva mutato la ragazza tenera e fedele in poesia floreale. Nacque così il crisantemo, il malinconico fiore delle tombe.”
Piccoli incantesimi con i fiori
(tratto dal libro “L’arte della Strega” di Dorothy Morrison)
- Raccogliete dei fiori adeguati al vostro intento e lavateli accuratamente sotto l’acqua corrente. Togliete i gambi e le foglie, poi mettete i petali e i boccioli in un bicchiere d’acqua. Il bicchiere va lasciato per una notte intera sotto la luce della Luna Crescente o della Luna Piena, dopodiché filtrate. Bevete l’acqua per assorbire le proprietà magiche del fiore. (N.B. Alcuni fiori sono velenosi! Prima di ingerire qualsiasi fiore, consultare un erborista per assicurarsi che non sia dannoso alla salute.)
- Scrivete un desiderio o un incantesimo su un foglietto di carta, poi prendete il bocciolo di un fiore adatto al vostro scopo. Mettetelo in un vaso (non dimenticatevi di aggiungere l’acqua) e ponetevi sotto il foglietto. Quando il bocciolo sboccia l’incantesimo è realizzato.
- Incidete su una candela il vostro proposito magico, poi mettetela accanto a un bocciolo in un vaso. Accendete la candela e lasciatela consumare. Quando il bocciolo comincia a schiudersi, la stessa cosa accadrà con l’incantesimo.
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MessaggioTitolo: Re: Giusto qualcosa su erbe ed alberi   Giusto qualcosa su erbe ed alberi EmptyMar Mag 26, 2009 11:53 pm

Ho trovato questo elenco abbastanza completo e penso che ad ogni streghetta potrebbe essere utile.
Erbe e Alberi Magici - Il Sentiero è celato dalla fresca ombra degli alberi e il bosco lo protegge da sguardi invadenti, mentre camminate a piedi scalzi su un tappeto di erba novella. I fusti degli alberi profumano di resina e le foglie, che brillano di rugiada, sembrano cosparse di diamanti e di cristalli che creano piccoli e magici arcobaleni riflessi tutto intorno a voi. La strada, piccola e stretta, giunge ad un passaggio semi-nascosto tra due grandi e possenti castagni e rivela una radura incantata e completamente fiorita. Qui una voce leggera come il vento vi svela che vi trovate nella favolosa radura delle Erbe magiche, circondata da alti Alberi Guardiani, anch’essi magici, e pervasa da un senso di pace e armonia assolute. Qui potrete iniziare la parte del vostro Viaggio alla scoperta dei doni meravigliosi che offre il Corpo della Grande Madre. Doni che sono parte di Lei e che sono espressione del Suo Spirito. Le proprietà delle Erbe, sia magiche che medicinali, sono ciò che la Madre insegna e sono la rivelazione della Sua Essenza nelle Sue infinite sfaccettature. Prendetevene cura e ricordate che sono creature sacre, pertanto vanno rispettate, colte con parsimonia e ricambiate, per il loro aiuto, con qualche piccola offerta. (Prima di utilizzare qualsiasi erba o parte di albero leggete attentamente l’articolo sulle piante velenose e documentatevi personalmente a riguardo; Il Tempio della Ninfa declina qualsiasi responsabilità sull’utilizzo irresponsabile di piante tossiche).
ACCRESCIMENTO - Erbe e alberi che favoriscono la crescita personale, il potenziamento delle proprie facoltà e l’accrescimento del potere e delle proprietà di altre Erbe e alberi. Alchemilla; Assenzio; Mandragora (velenosa); Potentilla; Alloro; Salvia; Edera; Frassino; Noce; Mandorlo; Melograno; Giusquiamo nero (velenoso); Agrifoglio (velenoso); Quercia.
AMICIZIA - Erbe e alberi che favoriscono i rapporti con le altre persone, che stimolano e attirano i buoni sentimenti, l’affetto, la fratellanza/sorellanza. Basilico; Lavanda; Margherita; Viola mammola; Erica; Cumino; Olmo.
AMORE - Erbe e alberi che favoriscono e attirano l’Amore in tutte le sue forme, mantenendolo costante. Rappresentano anche l’Amore materno, l’Amore puro della Madre. Alchemilla; Aneto; Arancio; Basilico; Camomilla; Cannella; Cardamomo; Cardo; Chiodi di garofano; Coriandolo; Gelsomino; Ginepro; Iperico; Girasole; Lavanda; Maggiorana; Malva; Mandragora (velenosa); Melissa; Margherita; Menta; Mirto; Grano; Potentilla; Rosa selvatica; Edera; Vaniglia; Verbena; Viola mammola; Erica; Valeriana; Caprifoglio; Achillea; Castagno; Melo; Betulla; Olmo; Tiglio; Biancospino; Mandorlo; Melograno; Muschio; Luppolo; Ortica; Calendula; Patchouly; Vite; Vischio (velenoso); Cipresso (velenoso); Salice; Cicoria; Sambuco; Nocciolo.
ARMONIA - Erbe e alberi che favoriscono il benessere spirituale, l’equilibrio interiore, la gioia, la serenità e i rapporti con il mondo in cui albergano le meravigliose e armoniose presenze fatate, nonché il Divino. Camomilla; Artemisia; Arancio; Campanella; Gardenia; Gelsomino; Ginepro; Iperico; Girasole; Lavanda; Malva; Melissa; Margherita; Menta; Pervinca; Verbena; Viola mammola; Erica; Timo; Prezzemolo; Valeriana; Caprifoglio; Melo; Biancospino; Sandalo; Muschio; Calendula; Vite; Sambuco; Nocciolo, Ontano nero.
ATTACCO - Erbe e alberi che favoriscono la difesa attiva, il ritorno al mittente, l’attacco verso chi costituisce un pericolo per il nostro essere, fisico o spirituale, o per le persone che amiamo. Iperico; Limone; Menta; Mandragora (velenosa); Elleboro nero (velenoso); Tasso (velenoso); Stramonio (velenoso); Giusquiamo nero (velenoso); Aconito (velenoso); Agrifoglio (velenoso); Aglio; Cicuta (velenosa).
BAMBINI - Erbe e alberi che proteggono i bambini, il loro sonno, i loro sogni e la loro innocenza. Inoltre richiamano l’attenzione e la protezione degli esseri fatati, nonché i loro insegnamenti di libertà e naturalezza. Aneto; Camomilla; Campanella; Lavanda; Margherita; Rosa bianca; Betulla; Biancospino; Mandorlo; Salice.
BELLEZZA - Erbe e alberi che aiutano a mantenere la bellezza fisica e interiore, la grazia, il fascino e l’armonia delle forme. Sono erbe e alberi usati anche in medicina per gli stessi scopi. Alchemilla; Aneto; Gardenia; Limone; Malva; Melissa; Rosa selvatica; Melograno.
CHIAREZZA - Erbe e alberi che stimolano la lucidità di mente, la concentrazione, l’intelligenza e l’attenzione; sono utili per lo studio, non solo mentale ma anche interiore. Coriandolo; Ginepro; Garofano; Limone; Potentilla; Ginestrone (velenoso); Aconito (velenoso).
CONCORDIA - Erbe e alberi che favoriscono il mantenimento dei buoni rapporti, dissipando litigi e incomprensioni e riportando la serenità. Basilico; Lavanda; Valeriana; Salvia.
CONOSCENZA - Erbe e alberi che aprono alla percezione, al sentire profondo, alle dimensioni sottili; stimolano l’ispirazione, la ricezione di eventi armoniosi e appartenenti al mondo divino della Grande Madre e favoriscono l’acquisizione di profonda conoscenza e saggezza. Assenzio; Artemisia; Cannella; Giusquiamo nero (velenoso); Mandragora (velenosa); Menta; Rosa selvatica; Rosa bianca; Elleboro nero (velenoso); Trifoglio; Iris; Erica; Felce; Melo; Betulla; Sorbo; Frassino; Biancospino; Mandorlo; Melograno; Papavero; Vite; Salice; Sambuco; Nocciolo; Quercia; Ontano nero.
CORAGGIO - Erbe e alberi che favoriscono il superamento della timidezza, accrescendo la forza personale, l’intento e la determinazione a superare gli ostacoli, sia personali che appartenenti al mondo esterno. Assenzio; Cardo; Genziana; Iperico; Girasole; Margherita; Potentilla; Timo; Edera; Alloro; Caprifoglio; Achillea; Borragine; Frassino; Noce; Olmo; Ginestrone (velenoso); Ortica; Aglio; Nocciolo; Quercia; Pioppo; Ontano nero.
DIVINAZIONE - Erbe e alberi che favoriscono le operazioni divinatorie, l’interpretazione chiara e significativa di segni e messaggi provenienti dalle dimensioni sottili. Alloro; Melo; Sorbo; Sambuco; Papavero; Stramonio (velenoso).
DOLCEZZA - Erbe e alberi che addolciscono i caratteri burberi e scontrosi, richiamandone i lati dolci e tranquilli. Assenzio; Lavanda; Erica; Caprifoglio; Luppolo; Salice.
ESORCISMO - Erbe e alberi dal forte potere purificatorio, che può essere rivolto non solo a influenze negative e impurità sottili ma anche e soprattutto a presenze ostili, larve e residui psichici pericolosi per la propria armonia interiore.
Assenzio; Basilico; Cardo; Limone; Malva; Ruta; Rosmarino; Elleboro nero (velenoso); Betulla; Sandalo; Stramonio (velenoso); Giusquiamo nero (velenoso); Ginestrone (velenoso); Ginepro; Angelica; Pino; Agrifoglio (velenoso); Cicuta (velenosa); Sambuco.
FELICITA’ - Erbe e alberi che favoriscono il benessere interiore, l’allegria, la gioia, la contentezza incondizionata, il buonumore e la soddisfazione. Campanella; Girasole; Lavanda; Maggiorana; Biancospino, Riso.
FEMMINILITA’ - Erbe e alberi legati al mondo femminile, ai suoi cicli armoniosi, che crescono e decrescono come le maree, e alle influenze lunari; sono usati anche nei rituali rivolti alla Luna, nei suoi aspetti di Crescente, Piena e Calante, e all’aspetto femminile del Divino. Stimolano la sensualità femminile, il languore, la dolcezza, la consapevolezza del proprio essere specchi della Dea e il superamento di vergogna e pregiudizi inferti dal mondo maschilista, dalle religioni patriarcali e dalle forme di intolleranza femminile. Alchemilla; Camomilla; Arancio; Gardenia; Maggiorana; Mirto; Pervinca; Rosa selvatica; Iris; Artemisia; Salvia; Melo; Betulla; Noce; Mandorlo; Melograno; Ortica; Calendula; Salice.
FERTILITA’ - Erbe e alberi che favoriscono il concepimento e che accrescono la fertilità, sia maschile che femminile. Acetosa; Mirto; Orzo; Grano; Arancio; Rosa selvatica; Avena; Melo; Noce; Biancospino; Mandorlo; Melograno; Papavero; Pino; Patchouly; Riso; Vischio (velenoso); Nocciolo.
FORTUNA - Erbe e alberi che attirano la Fortuna e l’attenzione favorevole di presenze appartenenti al mondo sottile (ma è importante porsi in modo più amorevole e sereno possibile verso di esse). Basilico; Campanella; Mandragora (velenosa); Pervinca; Quadrifoglio; Erica; Anice stellato; Prezzemolo; Caprifoglio; Felce; Frassino; Noce; Biancospino; Melograno; Muschio; Papavero; Ortica; Abete; Riso; Agrifoglio (velenoso); Aglio; Sambuco; Nocciolo, Ontano nero.
GENEROSITA’ - Erbe e alberi che favoriscono la generosità, la disponibilità e l’altruismo. Orzo; Grano; Castagno; Noce.
GIOVINEZZA - Erbe e alberi conosciuti per la loro simbologia legata all’Immortalità; favoriscono il mantenimento della giovinezza, esteriore ed interiore, ovvero la connessione con la propria anima che, paragonata ad un bimbo per la sua purezza, ha il potere di mantenere realmente giovani; si riteneva che queste erbe ed alberi potessero persino riportare la verginità alle fanciulle che l’avevano persa.
Alchemilla; Limone; Margherita; Mirto; Rosa bianca; Rosmarino; Edera; Salvia; Tasso (velenoso); Melo; Sorbo; Mandorlo; Melograno; Abete; Vischio (velenoso); Cipresso (velenoso); Nocciolo.
PACE - Erbe e alberi che favoriscono la calma, la tranquillità e la quiete interiore. Camomilla; Gardenia; Lavanda; Melissa; Margherita; Verbena; Papavero; Luppolo; Cipresso (velenoso).
PROSPERITA’ - Erbe e alberi che attirano l’abbondanza, la crescita e la maturazione dei “frutti” dei propri sforzi e dei propri desideri, il fiorire dei propri progetti, la creatività e il benessere. Cardamomo; Girasole; Orzo; Grano; Avena; Felce; Betulla; Noce; Melograno; Papavero; Abete; Patchouly; Riso; Agrifoglio (velenoso); Sambuco; Nocciolo; Quercia.
PROTEZIONE - Erbe e alberi che creano uno scudo protettivo da influenze nefaste, maldicenze e attacchi fisici o sottili da parte di entità o persone ostili; proteggono i viaggi, il sonno e la propria abitazione, soprattutto da eventi atmosferici distruttivi. Basilico; Camomilla; Cardo; Chiodi di garofano; Ginepro; Iperico; Lavanda; Malva; Mandragora (velenosa); Margherita; Pervinca; Potentilla; Ruta; Rosmarino; Edera; Trifoglio; Verbena; Viola mammola; Erica, Timo; Alloro; Anice verde; Artemisia; Finocchio; Salvia; Felce; Achillea; Cumino; Betulla; Sorbo; Frassino; Noce; Tiglio; Biancospino; Sandalo; Aconito (velenoso); Ortica; Angelica; Calendula; Abete; Riso; Vischio (velenoso); Agrifoglio (velenoso); Aglio; Cipresso (velenoso); Salice; Cicoria; Sambuco; Quercia; Pioppo.
PURIFICAZIONE - Erbe e alberi che liberano dalle negatività, dalle impurità sottili e dagli influssi disarmonici e sfavorevoli; si usano anche per purificare lo spazio prima di iniziare piccole operazioni magiche. Assenzio; Basilico; Camomilla; Cannella; Cardamomo; Cardo; Ginepro; Iperico; Lavanda; Limone; Maggiorana; Malva; Menta; Ruta; Rosmarino; Tarassaco; Trifoglio; Verbena; Erica; Timo; Alloro; Anice verde; Iris; Issopo; Artemisia; Finocchio; Salvia; Tasso (velenoso); Achillea; Acacia; Betulla; Frassino; Sandalo; Ginestrone (velenoso); Ortica; Angelica; Abete; Pino; Vischio (velenoso); Agrifoglio (velenoso); Aglio; Salice; Cicoria.
RICCHEZZA - Erbe e alberi che attirano l’entrata di denaro e favoriscono la ricchezza, non solo materiale ma anche spirituale, dato che l’oro non è solamente visto come metallo brillante ma anche come luminosa elevazione e arricchimento interiore; per la loro proprietà di attirare denaro possono aiutare a trovarne la fonte, ovvero un buon lavoro. Aneto; Basilico; Camomilla; Cannella; Chiodi di garofano; Gelsomino; Genziana; Girasole; Acetosa; Mandragora (velenosa); Menta; Orzo; Grano; Tarassaco; Avena; Felce; Castagno; Melograno; Papavero; Ginestrone (velenoso); Calendula; Patchouly; Cicoria; Nocciolo; Quercia.
RINASCITA - Erbe e Alberi che favoriscono la Rinascita spirituale nei momenti di simbolica discesa negli inferi, aiutando l’apprendimento di ciò che si ha bisogno di conoscere e la successiva risalita, accresciuti e rigenerati. Betulla; Sorbo; Tasso; Abete; Vischio (velenoso); Agrifoglio (velenoso); Cipresso (velenoso); Sambuco; Nocciolo.
SALUTE - Erbe e alberi che stimolano la guarigione, sia fisica sia psichica e interiore, e che operano sottilmente per mantenerla, apportando benessere e resistenza. Cannella; Coriandolo; Gardenia; Genziana; Ginepro; Iperico; Lavanda; Limone; Maggiorana; Malva; Melissa; Menta; Ruta; Verbena; Timo; Finocchio; Salvia; Felce; Achillea; Melo; Sorbo; Frassino; Angelica; Calendula; Pino; Vite; Vischio (velenoso); Salice; Sambuco; Pioppo.
SESSUALITA’ - Erbe e alberi che stimolano il desiderio sessuale e l’attrazione fisica; aiutano l’uomo a mantenere la sua potenza sessuale, se questa è scarsa, e la donna a conoscere, sentire e vivere la propria sensualità e languore innati, anche a prescindere dal rapporto col maschio. Cannella; Cardamomo; Arancio; Chiodi di garofano; Coriandolo; Ginepro; Mandragora (velenosa); Pervinca; Rosa rossa; Vaniglia; Viola mammola; Prezzemolo; Cumino; Ortica; Patchouly; Vite; Aglio; Quercia.
SESSUALITA’ (diminuirla) - Erbe e alberi che placano, affievoliscono e calmano i desideri sessuali. Luppolo; Cicuta (velenosa).
SOGNI - Erbe e alberi che favoriscono i sogni profetici, ovvero i sogni che provengono dal profondo della propria interiorità e che possono suggerire messaggi e visioni del mondo sottile. Cannella; Melissa; Felce; Erica; Olmo; Papavero.
SONNO - Erbe e alberi che calmano e tranquillizzano il corpo e la mente (che interferisce troppo con il sentire profondo), favorendo un buon sonno, sereno e riposante. Camomilla; Lavanda; Verbena; Timo; Valeriana; Tiglio; Papavero; Luppolo; Sambuco, Biancospino.
SPIRITI - Erbe e alberi usati per onorare, con amore e affetto, il ricordo delle persone scomparse. Rosa bianca; Tasso (velenoso); Melo; Cipresso (velenoso).
SPIRITUALITA’ - Erbe e alberi che favoriscono la crescita spirituale, il sentire profondo e il contatto con la propria Anima, la quale non è altro che una piccola parte dell’immensa Anima della Grande Madre. Cannella; Gardenia; Gelsomino; Giusquiamo nero (velenoso); Rosa selvatica; Trifoglio; Acacia; Melo; Sorbo; Mandorlo; Papavero; Vite; Vischio (velenoso); Cipresso (velenoso); Nocciolo.
STABILITA’ - Erbe e alberi che favoriscono la resistenza, la stabilità e l’equilibrio, anche nelle situazioni difficili che richiedono forza e fermezza.
Castagno; Frassino; Noce; Olmo; Abete; Pino; Quercia, Ontano nero.
SUCCESSO - Erbe e alberi che favoriscono il raggiungimento di obiettivi importanti per la propria vita, il superamento di ostacoli e di ardue prove.
Melissa; Trifoglio; Alloro; Ginestrone (velenoso).
VITALITA’ - Erbe e alberi che stimolano positività, solarità, ottimismo, buonumore, allegria, forza fisica e interiore, resistenza e reattività; aiutano a mantenere una volontà attiva e costante, a ravvivare rapporti o situazioni personali che si stanno spegnendo e favoriscono l’uscita da depressione e tristezza, soprattutto per coloro che spesso e volentieri si lasciano avvolgere da esse senza reagire. Alchemilla; Assenzio; Camomilla; Cardo; Coriandolo; Genziana; Ginepro; Iperico; Girasole; Mandragora (velenosa); Margherita; Orzo; Grano; Potentilla; Menta; Sandalo; Verbena; Alloro; Salvia; Avena; Achillea; Borragine; Frassino; Edera; Noce; Olmo; Ginestrone (velenoso); Ortica; Calendula; Abete; Pino; Riso; Vite; Vischio (velenoso); Cicoria; Nocciolo; Quercia.
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MessaggioTitolo: Re: Giusto qualcosa su erbe ed alberi   Giusto qualcosa su erbe ed alberi EmptyMar Mag 26, 2009 11:54 pm

Gli Alberi sono strumenti molto importanti per una strega, e in generale per gli esseri umani. Basti pensare al fatto che giorno dopo giorno ci donano la vita: ci forniscono l’ossigeno e controllano l’umidità presente nell’aria. Senza gli alberi, la vita cesserebbe di esistere. Gli alberi sono importanti anche nel mondo magico. Le loro foglie, radici, cortecce, vengono spesso usate per gli incensi; li usiamo per fabbricare i nostri strumenti, come ad esempio la bacchetta o le rune, oppure possono essere inclusi nei sacchetti. Sintetizzando il loro uso in magia è bene o male infinito. In generale tutte le parti di un albero aiutano a rafforzare un incantesimo, ma si possono anche sintetizzare in usi specifici:
- se la parte cresce sottoterra (sia le radici sia la corteccia interrata), sarà bene usarla per questioni pratiche. Poiché come sappiamo la terra rappresenta la stabilità e la praticità si potranno utilizzare per propiziare la stabilità fisica e mentale e il radicamento.
- se cresce sul tronco (corteccia e muschio) usatela per attività che riguardano la salute fisica, mentale ed emozionale.
- se cresce verso l’alto (fiori e foglie), poiché questo simboleggia l’ascesa verso gli dei e quindi anche l’aiuto divino o la libertà più in generale, si potrà utilizzare per questioni che richiedono la chiuda degli Dei, la libertà o il lavoro planetario.
- Quando si decide di introdurre le parti di un albero in un’operazione magica, bisogna sempre ricordarsi di caricarli sempre prima di usarli, seguendo lo stesso procedimento usato per le erbe e i fiori.
- Non dimenticate di trattare con rispetto gli alberi che vi aiuteranno nel vostro lavoro. Lasciate loro un dono in cambio dell’aiuto offertovi, come qualche monetina o una barretta di fertilizzante.
- Ricordate di trattarli come amici e vi daranno sempre ciò di cui avete bisogno.
Abete
Questo albero, che vive sul nostro pianeta da milioni e milioni di anni ed ha resistito a enormi catastrofi, viene chiamato, proprio per questo motivo, albero della vita dagli sciamani. È infatti simbolo di immortalità e di manifestazione divina. Poiché si tratta di un albero sempre verde viene spesso usato in riti che riguardano l’immortalità, ma favorisce la buona energia fisica e la buona salute. (N.B. alcune specie sono velenose.)
Betulla
Questo è l’albero, sotto l’influsso della Luna e del Sole, della luce cosmica. Chiamato anche “l’albero dell’amore” viene usato per propiziare le questioni di cuore, proteggendo gli amanti dai sentimenti puri e sinceri. I doni della betulla, servono per propiziare nuove iniziative, ma poiché questo albero e sacro alla Madre Terra, si dice che si interessi di ogni richiesta fatta sotto i suoi rami. La betulla, tuttavia, è sacra anche al Dio Thor, e qualsiasi danno provocato a questo albero scatena le sue ire. È consigliabile quindi, prendere ciò che vi serve raccogliendo, ad esempio, i rami sparsi per terra.
Biancospino
Viene anche chiamato “l’albero fatato”, poiché segna i territori delle fate. Per questo motivo è sacro e inviolabile, soprattutto quando cresce spontaneamente. Infatti, tagliare o danneggiare un biancospino, porta sciagure e disgrazie o, persino, la morte. Poiché i fiori sono sacri alle fate, vengono usati ni riti che propiziano la libertà.
Eucalipto
Comunemente noto come “l’albero della vita e della protezione”, anticamente veniva piantato vicino alle case per tenere lontani gli spiriti maligni e le negatività. Le foglie e le bacche possono essere usate come incenso, per lavare, e negli oli per accrescere le doti divinatorie. Per proteggervi dai fulmini tenete in casa qualche rametto di eucalipto. Per favorire l’energia la salute e l’energia fisica, portate con voi qualche rametto di eucalipto.
Melo
Albero sacro alla Dea dell’amore, Afrodite. I doni di questo albero, soprattutto i boccioli, sono molto usati negli incantesimi d’amore e di seduzione. Il frutto viene usato anche come simbolo della Stregoneria, perché una volta tagliato, i semi e il cuore vanno a formare un pentagramma. Per questo motivo, i suoi frutti vengono anche usati per incrementare il potere di qualsiasi tipo di magia.
Nocciolo
Usato fin dall’antichità per costruire bastoni divinatori per localizzare l’acqua e i minerali, i doni di questo albero sono efficaci nelle attività che riguardano la capacità di memorizzare e la saggezza.
Quercia
La quercia veniva chiamata dai greci "drus", ovvero l'albero per eccellenza.Albero più sacro di tutti gli altri, asse del mondo. La rovere é diventata "robur", "robustus", in quanto solida, robusta con rami nodosi. Dato che il vischio dalle bacche bianche cresce tra i suoi rami, la quercia è un simbolo maschile. Le foglie vengono usate nelle attività che riguardano la salute, le ghiande per la prosperità, e la radice e la corteccia per la stabilità mentale. Molto utile in sacchetti portafortuna, da portare con voi, ma in generale qualsiasi doni della quercia favorisce la buona sorte in generale.
Salice
Poiché i termini inglesi willow (salice), witch (strega) e wicca provengono tutti dalla medesima radice linguistica, e che il vimine non è altro che un ramo abbastanza flessibile di alcune specie di salice, il collegamento tra questo albero e la Stregoneria è fisico oltre che magico. Il salice è anche chiamato “albero della morte” e poiché la Morte implica una rinascita, i neofiti usano solitamente il legno di questo albero per costruire le loro bacchette. Questo albero è sacro alla Dea Ecate ed è usato per operazione che riguardano la separazione, la conclusione e le nuove iniziative. Le foglie e la corteccia, se aggiunte a oli, tè o incensi, agiscono anche molto bene negli incantesimi di guarigione.
Sambuco
Come per il biancospino, anche per questo albero si dice che venga abitato dalle fate, per cui, ancora adesso i contadini e la gente di montagna evita di bruciare il suo legno. Come sappiamo, il Sambuco è l’albero sacro alla Dea, motivo in più per non bruciare il suo legno ( Sia il Sambuco l'albero eletto non lo bruciare o sarai maledetto. ). Viene usata la sua resina, per placare il dolore delle lussazioni; il decotto di radice per la gotta; la sua corteccia era un riequilibrante intestinale e serviva anche per cistiti e orzaioli; le sue foglie curavano la pelle, i frutti le bronchiti ed i mali invernali; l’infuso di fiori depurava ed infine dai germogli si otteneva un potente decotto che calmava le nevralgie.
Vite
Sacra a Bacco, il Dio del Vino, i doni della vite donano gioia, felicità e allegria durante i riti magici. Poiché, come ben sappiamo, gli acini d’uva vengono usati per fare il vino – e il vino altera lo stato di coscienza – la vite e i suoi sottoprodotti vengono anche usati per favorire la consapevolezza psichica.
ALTRE INFORMAZIONI:
ABETE
Nella tradizione popolare, le gemme dell’abete sono usate come infuso per alleviare le infiammazioni ai bronchi, mentre le sue foglie sono usate per rinfrescare la pelle dei piedi.
BETULLA - Storie e leggende
La betulla e' senza dubbio una pianta evocativa. Il colore bianco della corteccia, la chioma leggera e luminosa ed il portamento pendulo dei rami le conferiscono un aspetto puro e delicato.
Al tempo stesso la capacita' di crescere su diversi tipi di suoli e di resistere al freddo la rendono efficace simbolo dell'adattabilita', dell'umilta' e della tenacia. Probabilmente proprio per questi suoi aspetti peculiari, pur non essendo un albero possente e longevo, era venerata come albero cosmico dagli sciamani siberiani. In Scandinavia la betulla e' uno dei primi alberi ad emettere le foglie in primavera, per questo era venerata come albero della rinascita primaverile ed associata a feste popolari e religiose tipiche della stagione. 'Bianca e luminosa' era inoltre considerata una pianta purificatrice, fonte di rimedi per numerosi malanni. Ad esempio la corteccia era usata come diuretico, febbrifugo, per curare malattie della pelle e favorire la digestione, ma si impiegava anche per fabbricare carta, sandali intrecciati e coperture per i tetti.
Addirittura in primavera, quando si presentava tenera e zuccherina, costituiva un alimento per le popolazioni dell'estremo Nord. La linfa raccolta in primavera, detta 'acqua o sangue di betulla', era usata come rimedio per l'artrite e le malattie delle vie urinarie, poiché favoriva l'eliminazione dell'acido urico. Nell'antica Roma, i fasci intorno all'ascia che reggevano i littori davanti ai magistrati erano composti da rami di betulla. I fasci rappresentavano le punizioni che potevano essere inflitte ai colpevoli ed avevano anche la funzione di purificare l'aria dinanzi ai magistrati.
Secondo R. Graves (1 979) in tutta Europa i rami di betulla sono stati usati 'per calmare gli esagitati e frustare i delinquenti, e una volta gli alienati, allo scopo generale di scacciare gli spiriti cattivi'. Insomma questa pianta 'purificava in senso lato'... In Francia, nel Medioevo la betulla era considerata simbolo di saggezza e, per la gioia degli scolari, spesso con i suoi rami venivano intrecciate le bacchette dei maestri!
Usi passati ed attuali
'L'albero delle scope': da Dormelletto a Fondotoce questo il primo ricordo della betulla che affiora in tutte le persone intervistate. Sino agli inizi degli anni '60 si utilizzavano i rami della pianta, prelevati durante l'inverno, per fabbricare scope impiegate nei cortili e nelle stalle.
Questa pratica (ceduo a sgamollo) era diffusa soprattutto nella zona dei lagoni, in cui i rami necessari venivano prelevati ogni 3-4 anni, da alberi appositamente mantenuti in forme di crescita obbligate, con il tronco alto da 2 a 6 m. Il taglio interessava tutta la chioma, rilasciando pero' qualche giovane ramo 'tiralinfa'; alcuni sostengono che in assenza di questo accorgimento l'albero moriva. In ogni caso era comunque un intervento che la pianta di certo non gradiva
La scopa (granera o scua a seconda delle zone) nella sua tipologia piu' tipica era interamente di betulla.
Il legno di questa pianta, elastico e tenero era anche talvolta utilizzato per fabbricare zoccoli, gioghi per i buoi o altro bestiame, freni per i carri, manici per falcetti e coltelli per tagliare la polenta. All'occorrenza si usava come combustibile.
Presso le cave di granito di Baveno e del Monte Orfano i tronchi di betulla erano usati come rulli (detti cürli su cui venivano fatti scorrere, per brevi tratti, i blocchi di pietra.
C'e' persino chi ricorda di aver in gioventu' bevuto per gioco un po' di linfa dolciastra dell'albero!
I boschetti di betulle erano frequentati per la raccolta di due tipici boleti mangerecci, da molti chiamati brugarö e rusìt, e per raccogliere i mirtilli neri (uriu'n) che in alcune zone formavano discrete coperture. Ai giorni nostri la betulla e' un'apprezzata specie ornamentale, il suo legname di solito e' usato solo come combustibile. E' inoltre una pianta celebrata dalla moderna fitoterapia: le sue foglie contengono flavonoidi, sostanze con efficaci proprieta' diuretiche e depurative. Nei suoi boschi crescono ancora i ricercati porcinelli a cui fanno compagnia, sui tronchi degli alberi meno vigorosi o morti, dei grigi funghi a mensola (Piptoporus betulinus) che si nutrono del legno di betulla.
MELO - modalità d'impiego
Decotto:
Per via interna:2-3% della corteccia della radice
Per via esterna: 5% della corteccia della radice o dei frutti
Cosmesi:
La polpa dei frutti cotta e spalmata come crema rilassa la pelle, mentre il succo è un ottimo antirughe
NOCCIOLO - Preparazione e uso:
Uso interno:
In caso di varici, flebiti ed emorroidi, emorragia nasale e mestruazioni eccessivamente abbondanti.
Decotto - di foglie e corteccia di rami giovani (mescolati): far bollire 30-40 g in 1 litro d'acqua per 3 minuti e lasciar riposare ancora per 15 minuti e lasciar riposare ancora per 15 minuti; se ne prendono 1-2 tazze al giorno.
In caso di influenza e raffreddore per accelerare la guarigione.Decotto - di amenti (sudorifero e dimagrante): far bollire 50 g di amenti primaverili in 1 litro d'acqua per 5 minuti, lasciar riposare ancora 15 minuti e filtrare; assumerne una tazza dopo ogni pasto.Si usano come alimento ricco di grassi e proteine.Nocciole - una manciata a colazione o dopo il pasto di mezzogiorno. Uso esterno:In caso di varici, flebiti ed emorroidi, emorragia nasale e mestruazioni eccessivamente abbondanti.Impacchi - imbevuti con lo stesso decotto di foglie e corteccia preparato per uso interno, si applicano sulle zone colpite. Per cicatrizzare ferite e ulcere varicose, evidente effetto calmante e antinfiammatorio nelle emorroidi.
Semicupi - si preparano con lo stesso decotto.
Si consiglia nella cura della pelle grassa e in caso di acne.
Frizioni - sulla pelle con olio di nocciole.

lol!
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MessaggioTitolo: Re: Giusto qualcosa su erbe ed alberi   Giusto qualcosa su erbe ed alberi EmptyMer Mag 27, 2009 12:04 am

La magia si trova ovunque, in un respiro, nella pioggia che cade e ovunque noi spostiamo lo sguardo. Mi sono sempre chiesta come usarla. A domanda lo spirito risponde, perciò girovagando ho trovato questo sito dove vi è una descrizione particolareggiata di ogni singola pianta, erba e fiore e di come poterla utilizzare negli incanti.
http://www.tempiodellaninfa.net/public/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=115
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MessaggioTitolo: Re: Giusto qualcosa su erbe ed alberi   Giusto qualcosa su erbe ed alberi EmptyMer Mag 27, 2009 9:43 pm

myrya ha scritto:
La magia si trova ovunque, in un respiro, nella pioggia che cade e ovunque noi spostiamo lo sguardo. Mi sono sempre chiesta come usarla. A domanda lo spirito risponde, perciò girovagando ho trovato questo sito dove vi è una descrizione particolareggiata di ogni singola pianta, erba e fiore e di come poterla utilizzare negli incanti.
http://www.tempiodellaninfa.net/public/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=115
Stessa mia domanda...grazie del sito!

Comunque avete fatto la gara di chi scrive di piu? No perchè son dei papiri immensi...mi conviene stamparmeli e leggermeli quando ho qualche oretta a disposizione...xD scherzo...
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