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 Pantheon etrusco

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g0rka
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g0rka


Femmina Numero di messaggi : 2013
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Titoletto Personale : g0rka the trickster
Data d'iscrizione : 09.12.07

Pantheon etrusco Empty
MessaggioTitolo: Pantheon etrusco   Pantheon etrusco EmptyMer Giu 25, 2008 4:48 pm

Aita
Divinita' sovrana dell'Oltretomba. E' identificabile con il Dio greco Ade e il suo corrispettivo romano Plutone.



Alpan
Dea dell'amore e dell'Oltretomba, solitamente viene raffigurata nuda. Appartiene al gruppo delle Lasa.



Ani
Divinità originaria etrusca. E' il Dio del Paradiso, vive nei cieli più alti. Mostra molte somiglianze con il Dio romano Giano.



Artume - Aritimi - Artames
Dea della notte e della morte, ma anche personificazione della crescita e della natura. Può essere comparata alla Dea greca Artemide.



Atunis - Atnis
Il corrispondente etrusco del greco Adone. Lo si può trovare spesso in compagnia di Turan, la Dea dell'Amore.



Cautha - Catha
Il Dio del sole.



Charontes
Demoni della morte.



Charun
Demone (simile al greco caronte) della morte, guardiano dell'ingresso nell'Oltretomba ove tormenta le anime dei defunti. Viene raffigurato generalmente dotato di ali, con becco di avvoltoio e orecchie appuntite. Il suo attributo è il martello.



Culsu
Demone femminile che vigila l'ingresso dell'Oltretomba. Suoi attributi sono la torcia e le forbici.



Evan
Dea dell'immortalità. Appartiene al gruppo delle Lasa.



Februus
Dio dell'Oltretomba e della purificazione. Il mese di Febbraio, a lui sacro, viene cosi' chiamato dal suo nome

Feronia
Dea del fuoco e della fertilità.



Fufluns
Divinità originaria etrusca della vegetazione, della vitalità e della gioia. E' figlio della Dea Terra Semia.
Il suo nome, Fufluns andrebbe posto in relazione con la radice puple, "germoglio". La sua appartenenza al novero delle divinità ctonie è attestata dal "Fegato di Piacenza", su cui il suo nome è inserito vicino a quello delle divinità silvestri. Nonostante ciò la sua iconografia, fin dalla seconda metà del VI sec. a.C., è strettamente legata a quella del Dio Diòniso, con tutti gli attributi che erano connessi a quest'ultimo.



Hercle
Eroe etrusco, figlio della Dea suprema Uni, simile al l'eroe greco Eracle, predecessore del romano Ercole.



Horta
Dea dell'agricoltura.



Laran
Dio della guerra. Egli è raffigurato come un giovane nudo che indossa un elmetto e porta con sè una lancia.
Talvolta viene raffigurato insieme a Turan, assimilabile alla greca Afrodite, in analogia all'ellenica coppia Ares Afrodite.



Lasa
Divinità femminili, guardiane delle tombe. Sono raffigurate a volte alate, a volte no. I loro simboli sono gli specchi e le corone. Spesso si trovano in compagnia di Turan, la Dea dell'Amore.



Losna
Dea della luna.



Mania
Un altro guardiano dell'Oltretomba, assieme a Mantus.



Mantus
Dio dell'Oltretomba, associato alla città di Mantua (Mantova).



Maris
Dio dell'amore e della fecondita'. Forse a causa del suo nome viene spesso associato a Marte (Mars), ma la divinità etrusca corrispondente al Dio della guerra sarebbe Laran.



Menvra - Menerva
Dea simile alla greca Athena, rappresentata con i medesimi attributi (elmo, lancia e scudo). Proprio come la corrispondente greca era nata dalla testa di un Dio (Tinia). Assieme al padre e alla Dea Uni farebbe parte della triade di divinità più importanti del pantheon etrusco. Successivamente i romani la identificheranno con la loro Minerva.

Nel Museo Archeologico di Firenze è presente una famosa statua in bronzo raffigurante la Dea, proveniente da Arezzo e rinvenuta nel 1541 sul luogo dell'attuale chiesa di S. Lorenzo: probabilmente vi esisteva, in antico, un santuario dedicato a Menerva

Le statuette di bronzo più antiche, della metà del VI sec. a.C., mostrano Menerva stante, in atteggiamento pacifico e munita di una lancia eretta.
Nel IV sec. a.C. diminuiscono le scene nelle quali la Dea è raffigurata in azione; prevale un atteggiamento di quiete e rimangono suoi attributi l'elmo e l'ègida, cui talvolta si aggiunge anche la civetta.



Nethuns
Dio dell'acqua. Inizialmente connesso alle fonti, fu poi associato anche al mare. I suoi attributi sono il tridente, l'ancora, il cavallo marino ed il delfino.E' paragonabile al greco Poseidon, e successivamente viene identificato dai Romani con il Dio Nettuno.



Nortia
Divinità originaria etrusca. E' la Dea del fato, della sorte e della fortuna. Suo attributo è un grande chiodo. A Volsinii, nel Fanum Voltumne, all'inizio del nuovo anno, in una solenne cerimonia, un chiodo veniva infisso in un muro del suo santuario. Questo rito è considerato da alcuni rito per la fertilità, da altri di espiazione, e da altri ancora un rito simboleggiante semplicemente la fine dell'anno passato.



Phersipnai
Phersipnai, sposa di Aita (equivalente del greco Ade e del romano Plutone), signora del regno dei morti. Il nome deriva dal greco Persephóne, latino Proserpina. Viene quasi sempre raffigurata insieme ad Aita. Tra i suoi capelli spuntano serpenti, ma spesso porta una corona di foglie. A volte reca nella mano sinistra una melagrana, simbolo dell'oltretomba e delle nozze.



Selvans
Divinità originaria etrusca delle foreste. Presso i romani chiamato Silvano.



Sethlans
Dio del fuoco e protettore dei fabbri. Il suo aspetto è molto simile a quello del Dio greco Efesto e del Dio romano Vulcano.



Tagete - Tages
Divinità della saggezza. Egli appariva da un solco quando un campo era nuovamente arato ed insegnava ai contadini la divinazione e i presagi. E' raffigurato a volte come un giovane, altre come un vecchio di bassa statura.



Thalna
Dea del parto.



Thesan
Dea dell'Alba e madrina del parto. Presenta molte somiglianze con la Dea romana Aurora.



Tinia
Dio supremo del Cielo, dimorante nella parte settentrionale della volta celeste. Con sua moglie, Uni, e la Dea Menvra, forma la triade più importante del pantheon etrusco. I romani lo equipararono con Giove.
Il suo attributo distintivo, non soltanto in guerra ma anche in pace, è la folgore, la cui forma varia non per convenzioni artistiche, ma per distinguere tre diverse specie di fulmini da lui scagliati. Oltre alla folgore, può portare anche uno scettro, talvolta simile a un tridente.

Il lancio dei fulmini di Tinia seguiva un preciso ordine: il primo fulmine era scagliato per sola iniziativa del Dio. Il secondo, il cui scopo era di ammonimento e di terrore, veniva scagliato su consiglio di 12 Dei consentes; il terzo, quello della distruzione era lanciato dietro consiglio di Dei involuti.



Tuchulca
Demone dell'Oltretomba. Viene rappresentato come orribile creatura alata, con serpenti al posto dei capelli e becco d'uccello come bocca.



Turan
Dea dell'Amore, paragonata alla greca Afrodite e alla romana Venere. E' anche divinita' della salute e della fertilità. Viene prevalentemente rappresentata come una giovane alata. I suoi simboli sono Il piccione e il cigno nero. Spesso si accompagna alle Lasa. Era patrona della città Vulci (VI) ed era venerata a Gravisca (VT), dove potrebbe esserle stata attribuita anche la caratteristica di protettrice dei naviganti.



Turms
Dio che guida i morti nell'Oltretomba, considerato l'equivalente etrusco del greco Hermes.
I suoi attributi sono il cappello a larga tesa del viaggiatore (pètaso) e il caduceo (verga munita a un'estremità di due cerchi sovrapposti, di cui uno chiuso e uno aperto in alto. considerato il simbolo della prosperità e della pace, aveva la virtù di ammaliare gli occhi dei mortali e di addormentarli, di attrarre i morti dagli Inferi e di mutare in oro gli oggetti toccati. E' l'attributo principale dei messaggeri). Successivamente ai suoi attributi si aggiungono i calzari alati e le piccole ali sul copricapo. Indossa anche un corto mantello o un chitone. E' anche il messaggero di Tinia, o degli Dei in generale.



Uni
Suprema Dea del pantheon etrusco il cui nome deriva dalla stessa radice della latina Iuno (Giunone). E' probabilmente arrivata in Etruria dall'Italia centrale (forse dal Lazio) entrando a far parte delle maggiori divinita' etrusche. Moglie di Tinia, insieme a questi e alla Dea Mnevra formerebbe la maggiore triade dell'etruria. E' la madre dell'eroe Hercle, e oltre che alla romana Giunone viene identificata con la greca Era.
Il suo culto era uno dei più importanti: sul "Fegato di Piacenza" occupa la casella immediatamente subito sotto Tinia e un'iscrizione su una statuetta votiva di Cortona (AR) fa ipotizzare che Uni fosse la Dea protettrice di quella città.



Vanth
Demone femminile della morte che abita nell'Oltretomba. Grazie a degli occhi posti sulle sue ali, vede tutto ed e' onnipresente. E' messaggera di morte e può assistere ad una persona malata sul suo letto di morte. Suoi attributi sono un serpente, una torcia ed una chiave.



Veive
Dio della Vendetta. E' raffigurato come un giovane con una corona di alloro e con delle frecce nella mano. Una capra gli sta accanto.



Voltumna Veltha
Voltumna, conosciuto anche come Veltha è un Dio indigeno degli etruschi, la cui figura non ha subito influenze di origine greca, e che più tardi fu elevato al rango di Dio supremo.

Era detto il Multiforme, e rappresentava l'eterno mutare della stagioni. E' anche il Dio patrono della federazione delle dodici città stato etrusche. Il centro del suo culto era nel santuario federale di Volsini. I Romani lo chiamarono Vertumno.
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