La prima volta

La prima volta che ho detto d'amarti l'ho fatto senza suoni, scrivendo piccole parole evanescenti su un finestrino appannato.
Quella prima volta l'anima gocciolava lacrime sciolte da un gelo ostentato, perchè il dolore di delusioni passate non commettesse ulteriori massacri di innocenti sorrisi.
E tornando a casa tremando, con le lacrime agli occhi e il timore di esprimere gioia per paura d'un nuovo assalto di dolore...tra le dita ho nascosto, sfiorando giocosamente, il sussurro di un amore lievemente dolce dall'eco devastante.
Vibrazione di vita ed emozione, eruzione d'elettricità in ogni singolo nucleo, perchè con te hai portato la luce d'una nuova esistenza.
Ancora una volta rapita dall'angolo delle tue tenere labbra, ardentemente desiderosa di strapparvi un bacio, ed un altro ancora... ancora uno...
Odore di te sulla pelle ed incontenibile benessere, balsamo su irritate ferite d'anima dannata.
Tutto ciò che non ti ho detto, ogni prezioso segreto celato al primo scambio di maliziosi sussurri, deposto in scrigno di perla al centro di me... dalla serratura della forma del tuo sorriso.
Turbinio di pensieri, desideri e voglie, omissioni e sospiri con un unico punto d'arrivo, un unico sole attorno al quale ruotare.
Ed ancora la tua "Terra", custode gelosa di ciò che nel tempo hai elargito, in attesa di nuovi, liquidi abbracci.
Prolissa e speculativa, introversa e testarda... ma fedele a me stessa e a ciò che tu sei dentro me...
Perchè tu sappia nuovamente che la prima volta che ho detto d'amarti non ha mai cessato di aver concretezza e suono, fiamma e presenza.
Ogni ripetizione non è che un piccolo e prezioso frammento della stessa espressione annunciata anni fa, troppo grande per essere espressa in due sole parole.