Credere o Sapere?

La cultura occidentale è permea del concetto di fede, credere senza avere prove, senza conoscere è uno dei pilastri delle religioni abramitiche che, volenti o nolenti, sono il fulcro religioso – societario di gran parte dell’occidente e del medio-oriente.

Con questo concetto è stata cresciuta la maggior parte di noi, e spesso soprattutto per i neofiti la fede negli Dei è presente e lì accompagna per gran parte del percorso.

Ma può esistere nella Wicca la fede? È presente questo concetto nei confronti delle Divinità e dei Principi che muovono Vita e Universo? La risposta è semplicemente NO.

La Wicca è una religione che si basa sull’esperienza e tra queste c’è la conoscenza del Divino. Un Wiccan non CREDE negli Dei, un Wiccan CONOSCE gli Dei o, meglio, deve arrivare a conoscere le Divinità mettendo come tappa del suo cammino la comunione con Divino.

Quando un neofita si avvicina alla Wicca, non deve per forza di cose credere negli Dei, ma il suo scopo dovrebbe essere quello di conoscere e di SAPERE che l’esistenza Divina non è un mistero della fede, ma un punto certo da cui partire.

Ci rendiamo conto che non si tratta di un compito semplice, sappiamo che togliere dal nostro bagaglio culturale un imposizione che c’è stata fatta fin da bambini non è immediato né naturale.

Ma naturale lo diviene nel momento in cui si ha fatto la conoscenza degli Dei, nel momento in cui si è giunti alla tappa della comunione col Divino non si ha più la necessità di credere e quindi di avere fede, ma si raggiunge una consapevolezza una certezza assoluta che quello che si sta facendo è corretto, che gli Dei esistono e si manifestano a noi tramite noi stessi, in comunione con quel che ci circonda e col nostro corpo.

È utile diffidare sempre finché non si ha esperienza di una cosa, così è importante non credere in modo cieco alla Divinità fin quando queste non si siano “manifestate” in noi. In questo senso chi dubita non è un miscredente, ma è una persona che ha intrapreso un percorso di studio, di esperienza e di conoscenza del mondo che lo circonda, della Natura nel suo essere Divinità e nella rappresentazione dei principi Divini secondo la propria cultura.

Non si tratta di un percorso definito da effettuare, ma di un cammino in divenire, che modifica la propria strada istante dopo istante, è dunque per questo che un iniziato quando si guarda indietro ride di sé stesso e delle idee che aveva prima di intraprendere il cammino, ed è per questo che ogni esperienza è importante, ma il percorso non è per tutti e pur non essendo uno unico ha le medesime mete e risultati similari.