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 Intervista a Phyllis Curott

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g0rka
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g0rka


Femmina Numero di messaggi : 2013
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Titoletto Personale : g0rka the trickster
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MessaggioTitolo: Intervista a Phyllis Curott   Intervista a Phyllis Curott EmptySab Ott 25, 2008 3:27 pm

- Leggendo il tuo libro, "Il libro delle ombre", viene da pensare a tutte le cose che in genere ti insegnano su Halloween, la festa di Ognissanti, in generale e sulla cosiddetta stregoneria in particolare. Ci puoi spiegare, per favore, cos'è realmente Halloween?

"In realtà, Halloween corrisponde all'antico capodanno celtico, allora chiamato Samhain. Era un giorno sacro, molto spirituale, in cui il popolo celtico poteva comunicare con gli spiriti dei propri antenati. Potremmo dire che si tratta di un giorno in cui il velo illusorio che sembra separare le diverse dimensioni dell'esistenza sparisce".

- Capisco. Quindi non ha niente a che fare, in realtà, con gli spiriti maligni, i folletti e tutte le altre cose che ci hanno insegnato ad associare con questa festa...

"No. O almeno possiamo dire che questo è quanto è rimasto dell'idea originaria di comunicazione con gli spiriti dei trapassati. Gli abbiamo dato un senso negativo, di paura, quando invece era soltanto un ricordo delle persone amate che sono passate nell'aldilà".

- Prima di leggere il tuo libro, non avevo mai sentito parlare di "Il martello delle streghe", questo terribile libro scritto circa 500 anni fa. Soltanto sapere della sua esistenza mi ha sconvolto. Non mi stupisce che la Chiesa Cattolica abbia finalmente rinnegato un opera del genere...

"In effetti, avrebbe dovuto farlo già molto tempo fa, perché ciò che la Chiesa Cattolica ha fatto alle presunte 'streghe', nei secoli passati, è davvero tremendo... E' a causa di libri del genere che ancora oggi la gente continua ad avere un'idea negativa delle streghe e della stregoneria. La gente crede nel satanismo perché 500 anni fa la Chiesa accusò i praticanti delle antiche religioni della Terra di adorare Satana.

"In realtà, non c'è traccia di Satana nelle antiche religioni indigene europee. Satana è una figura biblica, che appartiene dunque alla tradizione giudaica, cristiana e islamica. Non ha niente a che fare con la Dea. Ciononostante, l'accusa formulata dalla chiesa portò all'uccisione di centinaia di migliaia di persone, per il 90% donne. Sì, tantissime donne furono stuprate, torturate e sodomizzate da preti domenicani, affinché 'confessassero' di essere delle streghe. E tutto questo nel nome di Dio!"

- Quando sei diventata membro del movimento Wicca, questa "religione clandestina della Dea"?

"In realtà, non siamo più così clandestini, per fortuna. In varie occasioni sono riuscita a parlare, anche in ambiti ufficiali come il Parlamento delle Religioni Mondiali, con i rappresentanti delle principali religioni istituzionali, e la maggior parte di loro mi ha trattato con rispetta quando ho parlato dell'Antica Religione della Dea. Certo, qualcuno, come i rappresentanti della religione greca ortodossa, si è alzato e se ne è andato mentre parlavo, ma in genere credo che stiamo facendo grandi progressi anche agli occhi dell'opinione pubblica.

"In ogni caso, il mio viaggio spirituale è cominciato una ventina d'anni fa, durante l'ultimo anno dei miei studi di legge all'università. Ho cominciato ad avere ogni sorta di esperienze spirituali spontanee che non sapevo proprio in quale contesto inserire. Cominciai quindi a svolgere delle indagini per scoprire da dove potessero provenire, ma non riuscii a scoprire molto, perché erano gli anni Sessanta e non c'era la New Age e non si parlava molto di spiritualità al di fuori dei contesti tradizionali. Per di più, non avendo avuto esperienze con le droghe né letto Carlos Castaneda, ero ancora più tagliata fuori. A venirmi in aiuto fu uno spontaneo 'aprirsi della porta' tra il mondo secolare e quello sacro".

- Qualcosa di simile alla sincronicità magari?

"Sì, ho avuto molte esperienze di sincronicità. E immagini della Dea che mi apparivano in sogno, come per caso. Cominciai a sentire che l'universo era qualcosa di vivo! Ad un certo punto, cominciai a seguire dove mi portavano queste apparenti 'coincidenze', e ad un certo punto mi ritrovai nell'ultimo posto in cui mi sarei aspettata di trovarmi, ovvero in una 'congrega di streghe' a New York! Ma le donne che incontrai lì non avevano niente a che fare con lo stereotipo delle streghe. Erano donne favolose".

- In effetti, anch'io sono molto attratta dalle manifestazioni dell'energia femminile, e i rituali di cui parli nel tuo libro, come i canti, le respirazioni profonde e altri, mi hanno fatto provare degli strani brividi, come se si trattasse di esperienze che ho già vissuto, magari in un'altra vita o in un'altra dimensione. Puoi dirci perché, secondo te, rituali di questo tipo hanno un effetto così potente sulle donne?

"Le ragioni sono tante, ma una delle principali è che, secondo la spiritualità Wicca, esiste un aspetto femminile del divino, non soltanto un aspetto maschile. Perciò abbiamo delle immagini di una dea. Quando una donna guarda il volto di una dea, in realtà guarda in uno specchio e vede se stessa, solo più saggia, potente e bella, capace di creare musica, arte e cultura in genere. Vede in essa la propria verità spirituale. In questo senso, i rituali Wicca restituiscono alle donne l'esperienza diretta del divino che per tanto tempo è stata loro negata".

- Ma questi rituali possono essere altrettanto efficaci anche per gli uomini?

"Certamente. Infatti, negli ultimi cinque o sei anni, sono aumentati notevolmente gli uomini che si sono avvicinati alla pratica sciamanica dell'Antica Religione. Direi che adesso gli uomini costituiscono il 30% o addirittura il 40% dei praticanti Wicca! E questo è fantastico, perché si tratta di uomini 'femministi', per così dire, uomini che onorano e rispettano le donne come sacerdotesse. E così facendo, onorano la saggezza femminile che si trova in loro stessi.

"Stiamo assistendo ad uno straordinario processo di guarigione, ora che gli uomini stanno finalmente recuperando la loro vita emozionale e la loro sessualità come parte integrante di essa. Ribadisco che è molto nutriente per le donne trovarsi alla presenza di uomini che le onorano e le rispettano, senza sentire il bisogno di opprimerle o di negare il loro potere.

"Ogni cosa in natura è femminile e maschile al tempo stesso, e noi consideriamo la natura la nostra maestra spirituale. Per noi, tutto ciò che esiste in natura è manifestazione del divino. E questo è in armonia con i principi della fisica quantistica, che afferma che tutto è energia e ogni cosa è interconnessa ad ogni altra. Perciò, in quanto esseri umani risvegliati spiritualmente, abbiamo la capacità di interagire gli uni con gli altri e con il resto del mondo vivente ad un livello profondo di coscienza spirituale".

- Pensi che sia questo il motivo per cui la gente è attratta dal movimento Wicca?

"Senz'altro. E un'altra ragione della sua popolarità, non solo tra le donne ma anche tra gli uomini, è che le persone sono molto più istruite oggi. Siamo meno propensi ad accettare supinamente l'interpretazione di qualcun altro, soprattutto se riguarda qualcosa di così importante come il divino".

- E soprattutto se si tratta di un'interpretazione vecchia di mille anni, in un mondo che ora è completamente diverso da allora...

"Sì, viviamo in un mondo incredibilmente moderno, afflitto da problemi moderni. Credo che le persone cerchi degli strumenti e delle tecniche che funzionino, e che possano aiutarle nel loro cammino spirituale, affinché possano scoprire la divinità in se stesse e nel mondo circostante. E in questo senso, le antiche pratiche sciamaniche europee funzionano, eccome. E si tratta di pratiche che ognuno può padroneggiare. Quando impari a servirtene, è come se ti togliessi il paraocchi: cominci finalmente a sperimentare direttamente la sacralità del mondo in cui viviamo, a sentirla in ogni parte della ragnatela della vita, nei suoi aspetti sia maschili sia femminili".

- Insomma, possiamo dire che la Dea è tornata?

"Senz'altro, Gail. E' tornata davvero".

da:AuraWeb
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