Andava per la terra scura,
per la brulla collina,
per la soda sabbia,
per il sentiero scoscesso,
per il gaio prato.
Sputando fuoco e seminando morte,
distruggendo fiori ancora germogli,
schiacciando farfalle ancora bozzolo.
Pellegrino assetato di sangue
e coperto di pelle non tua,
dimmi:"Per cosa batte il tuo cuore,
per quale stella brilla la tua vita
quando carichi il fucile insaziabile,
quando scorgi il terrore negli occhi
della tua preda disarmate,quando un colpo
fende l'aria,quando ancora ti apposti
come un giuda,tra le fogli per sferrare il colpo
fatale,quando ferisci ma non uccidi,quando la
preda cade ai tuoi piedi abbandonata ormai alla
morte,stanca di combattere?
Quale trionfo provi per aver ucciso,pensi di
aver superato te stesso o di aver sconfitto la
morte stessa,imbracci il fucile come se fosse
un neonato,un tuo figlio o compagno.
Qual trionfo provi nella savana spenta o nella taciturna foresta?
Ti senti forse Signore indomito.
Quale trionfo provi a mirare
un cileo dove l'aquila da tempo ha abbandonato
il suo caldo nido per venire nel tuo nido mortale
o ad ascolatre il silenzioso canyon rosso dove
l'ulutano del coyote e dello sciacallo
non fanno più eco fra i suoi segreti anfratti?
Quale trionfo provi in un mare morto
dove le balene e i capodogli non cantano
le loro canzoni d'amore e i delfini
tra le onde non ci sono più?
Quale trionfo provi a guadare
un fiume dove lo zoccolo dello gnu
non scalpita e non schizza più acqua
e l'ancestrale coccodrillo non spalanca
più le sue fauci dentellate?
Quale trionfo provi in una spiaggia
dove nemmeno più il mare gorgoglia
dove il bianco gabbiano non plana o lo
scarlatto granchio non suona più?
Quale trionfo provi nella verde pampa
dove il cavallo selvaggio non scuote
più la fulva chiona al vento della montagna?
Il silenzio risuona
solo dell'anonimo
cadere di una foglia
su un muto tappeto
di terra grigia dove
lo sparo
abbattè l'ultima
delle libertà.