Ma che discorso contorto (per lo meno nell'esposizione)!
Personalmente non disdegno affatto l'apprendimento tramite libro; ovviamente, però, dipende dove si vuole arrivare.
Ogni volta che porto a casa con me una nuova bambina mi informo su quale sia il terreno giusto, la quantità d'acqua necessaria, le cure appropriate perchè viva e cresca... Personalmente non mi limito a questo, in quanto il mio interesse non nasce da un punto di vista "botanico" ne penso che le piante siano da classificare come arredamento.
Da ciò ne deriva il mio atteggiamento...quasi materno, nei confronti delle mie piante! Mi preoccupo da un punto di vista salutare per poi passare ai complimenti ed alle lodi per ogni nuova foglia, al buon giorno la mattina, ai vezzeggiativi e così via.
Da un punto di vista più... (diciamo) magico, ho combinato fin troppi casini limitandomi ad ascoltare e percepire. Non sono così presuntuosa da poter pensare di limitare le mie conoscenze a quel poco che momentaneamente sono in grado di sentire. Non me la sento di rischiare la vita di una creatura, che dipende talmente tanto da me, per fare i miei esperimenti da strega. E' ancora troppo prematuro e sarebbe folle. C'è, si, uno scambio d'energia, un feeling percepito nel momento in cui le ho scelte (e loro hanno scelto me) ecc ecc...ma non sono ancora abbastanza brava da mettere da parte i libri.
Oltre tutto...ho piccole piante, in piccoli vasi che neccessitano di cambi frequenti di questi ultimi, la giusta luce... non sono ancora piante grandi, per cui non posso permettermi di rischiare...
Insomma affideresti un neonato ad una bambina di tre anni per poi lasciarli soli a casa?