Diversi ricercatori, in studi sul folklore, sostengono che la tradizione assegni al mestruo la tendenza a manifestarsi sempre verso una fase lunare precisa: la Luna Piena o la Luna Nuova.
Nelle donne giovani, le fanciulle, è più facile che avvenga in Luna Nuova ciò per favorire con la Luna Piena (ovulazione) la naturale fertilità femminile; viceversa nelle donne anziane o mature è possibile che il mestruo si presenti in Luna Piena, invertendo la sinergia con le forze lunari.
Una sinergia non è migliore rispetto l’altra ma le condizioni possono mutare a seconda delle fasi emotive ed evolutive che attraversiamo (e vedremo il comparire del mestruo spingersi verso la fase lunare opposta): la comprensione di questo movimento è necessaria per analizzare il nostro ritmo.
Utilizziamo gli spunti di Miranda Gray che, con la sua chiarezza, è riuscita a dotare di strumenti interessanti le lettrici.
La Gray semplifica le due possibilità di ciclo mestruale con due tavole: la prima fa riferimento al ciclo della Luna Bianca, ovvero quando il mestruo avviene in Luna Nuova. Questo ciclo corrisponde alle fasi descritte, dove la “fase della Strega” combacia con la Luna Nuova e con il Mestruo.
L’altra fase, chiamata dalla Gray della Luna Rossa, si presenta “capovolta” rispetto alla precedente. La mestruazione non combacia col momento di sterilità lunare ma col momento energetico più fertile: la Luna Piena. Questo orientamento non è più espressione delle energie di procreazione ma anzi la forza creativa della donna è tutta rivolta verso sé stessa. Tale ciclo può essere associato alla “seduttrice” e alla strega che si manifesta nelle notti di luna piena. Ovviamente non si tratta di negativizzare questa fase, ma sicuramente essa può appartenere a donne che stanno concentrando la propria attenzione sulla realizzazione di sé, che vivono le relazioni affettive non con l’obbiettivo di mettere su famiglia ma come gratificazione pulsionale, o che vogliono canalizzare la propria creatività per sé stesse, magari nel lavoro.
Ovviamente le schematizzazioni proposte dalla Gray sono solo indicative: le fasi descritte non hanno confini netti, anzi sfumano l’una nell’altra e possono variare di ciclo in ciclo.
Ogni donna può però segnare su una tabella o un quaderno ciò che prova nelle varie fasi. Schematicamente i “capitoli” delle informazioni necessarie potrebbero riassumersi nei seguenti:
Fase della StregaCiclo mestruale, segnare:
Primo giorno del mestruo: data e posizione lunare (fase e segno astrologico)
Tipologia del flusso (scarso, medio, abbondante)
Dolore durante il ciclo (scarso, medio, forte)
Durata del ciclo
Umore - percezioni - sensibilità - sogni
Atteggiamento verso gli altri
Bisogno di isolamento: si/no
Rapporto con la sessualità
Rapporto col cibo
Fase della VergineFase successiva a quella del mestruo, segnare:
stato fisico
tipo di energie: creative (voglia di fare, costruire) o conservative (voglia di riposare, meditare)
Umore - percezioni - sensibilità - sogni
Atteggiamento verso gli altri
Bisogno di isolamento: si/no
Rapporto con la sessualità
Rapporto col cibo
Fase della MadreFase dell’ovulazione, segnare:
sintomi: leucorrea, tensione al seno, addome gonfio…
tipo di energie: creative (voglia di fare, costruire) o conservative (voglia di riposare, meditare)
Umore - percezioni - sensibilità - sogni
Atteggiamento verso gli altri
Bisogno di isolamento: si/no
Rapporto con la sessualità
Rapporto col cibo
Fase dell’IncantatriceFase premestruale, segnare:
sintomi: tensione al seno, addome gonfio, cefalee, mal di latesta, dolori alla schiena, nervosismo…
tipo di energie: creative (voglia di fare, costruire) o conservative (voglia di riposare, meditare)
Umore - percezioni - sensibilità - sogni
Atteggiamento verso gli altri
Bisogno di isolamento: si/no
Rapporto con la sessualità
Rapporto col cibo
Considerando ogni fase della durata di all’incirca una settimana, questa traccia di per sé è già indicativa e sufficiente a raccogliere una serie di dati significativi. Ciascuna donna potrà evidenziare ulteriori variabili che le interessano. Ad esempio vi è inserito “rapporto col cibo” perché spesso le donne hanno un pessimo rapporto col proprio corpo: si vedono enormi e grasse anche quando non lo sono ma soprattutto non sono assolutamente consapevoli che quando si vedono “brutte e obese” è facile che si trovino in una particolare fase mestruale, sovente quella tra l’ovulazione e il successivo mestruo, dove il corpo si rigonfia e trattiene e vanno in circolo ormoni dal vago sentore depressivo. Non è necessario fiondarsi a fare diete o a prendere pasticche “brucia grassi” quando in realtà si è gonfie di liquidi che si libereranno normalmente entro una decina di giorni. A quel punto sembrerà che il rimedio abbia funzionato, peccato che al ciclo successivo tutto si ripresenterà, compresa la frustrazione e depressione relativa.
Invece la consapevolezza che il ciclo è composto anche di una fase di rigonfiamento normale e fisiologica magari non rende estremamente felici ma dà l’opportunità di conoscere e di sapere come il proprio corpo si trasforma. Si può allora imparare ad accettare il corpo e a dialogare con lui: se si sa che il rigonfiamento è fisiologico la serenità con cui questa fase viene accolta farà in modo che l'organismo non tenda al ristagno e si liberi non appena possibile di tutti quei liquidi trattenuti. Pertanto la fase “mongolfiera” durerà poco, non intaccherà particolarmente l’umore e consentirà al corpo di liberarsi con facilità anche di altre tossine senza trattenere più nulla.
Le donne sono trattenitive di natura: hanno spesso addomi gonfi e tanto duri quanto è il tempo che trattengono emozioni, pensieri, sentimenti, paure, dolori, sogni etc… tutto chiuso nello scrigno del ventre che ha paura di partorire nuove idee e fa ristagnare ogni cosa con gli effetti immaginabili: gonfiore addominale, flatulenza, dolore lombosacrale, mestrui dolorosi e sballati, depressione (tossine che circolano fino al cervello!), scarsa energia, frustrazione etc…